Siete capitati su pagine che parlano di un viaggio che ci riguarda tutti. Che poi la traversata sia tra strade polverose, cieli azzurri o acque più o meno limpide, come raccontano le foto, non è determinante. Conta molto di più la consapevolezza di essere su un percorso verso una meta le cui caratteristiche sono molto meno visibili rispetto alle tappe. Succede che al Gabbiano ci sia un gruppo di persone che sente di dover condividere e di osservare un identico paesaggio scorrere dal proprio finestrino. E’ un paesaggio a sua volta in continuo movimento, dove a ciascuna persona si riconosce un valore non legato alla sua capacità di produrre e dove solidarietà e partecipazione sono scelte che sanno tenere il fronte quotidiano. Ma un paesaggio così ricco e pieno di valori non ci si può accontentare di immaginarlo o di guardarlo. Bisogna saperlo costruire e curare per renderlo forte e dargli un futuro. Ecco cosa è successo al Gabbiano: un bel giorno, sono passati più di 16 anni, qualcuno è sceso dal treno della propria quotidianità, fatta di gioie e fatiche per dedicare qualche minuto o qualche ora alla realizzazione di una normalità diversa. Rispetto ad oggi potrebbe sembrare poco, si riusciva semplicemente a creare occasioni di incontro nel fine settimana, ma in quel momento quello era l’orizzonte massimo. Quindi era tantissimo, o forse è stato tutto.
E’ stato ed è ancora oggi una continua emozione passare di lì. Perchè quella nostra finestra, così piccola e inadeguata a capire la normalità e iriti di tutti i giorni, finalmente può aprirsi su storie, emozioni e significati semplici e comprendibili. O forse solamente umani. I mesi, gli anni che sono passati hanno lasciato in eredità un bisogno fisico di fermarsi, di scendere, di saper deviare un po’ dalla propria meta individuale per scoprire e respirare la magia della reciprocità. Che poi è il piccolo grande segreto di chiunque abbia vissuto la scelta del volontariato. Quanta strada ha fatto quel piccolo Gruppo H. La nascita dell’associazione nel 1987 il riconoscimento da parte della regione nel ‘94, la nuova sede di via Dalmine del’96, la nascita della cooperativa del 2000. E in mezzo un numero di attività e servizi alla persona che coinvolge ormai un centinaio di persone, tra volontari, operatori qualificati, e persone portatrici di handicap. La vediamo, la tocchiamo, non è un’idea: è semplicemente una normalità diversa rispetto a quella di cui tutti ci lamentiamo, piena di corse frenetiche, competizioni in ufficio e pubblicità. Esiste, si può e ciascuno di voi può scendere e venire a vedere. La prossima tappa del Gabbiano si chiama Progetto 2000: vedrà la luce proprio a dicembre, con l’apertura del cantiere in via Ceriani e con i lavori di costruzione al rustico del nuovo edificio. Per il secondo lotto dei lavori servono altri 200 milioni: a fine novembre siamo arrivati a quota 13 (4,8 a ottobre e 8,2 a novembre). Ma di cifre parleremo nel prossimo numero. Oggi preferiamo ricordare che impegnarsi per realizzare una comunità alloggio , un centro diurno e un centro dell’ascolto in via Ceriani significa accettare di portare un milionesimo del peso che schiaccia il futuro di alcuni di noi, appiattendolo su istituti lontani. Una goccia nel mare, un bisogno per chi nel suo viaggio ha provato l’emozione di vivere davvero dentro una normalità diversa. Continuiamo a ricevere piccoli e grandi aiuti anche mediante bonifici bancari. Informiamo che dal mese di gennaio sono cambiate le coordinate bancarie. Attenzione, le nuove coordinate sono nell’intestazione della prima pagina. Con l’augurio di Buon Natale e felice anno nuovo il Gabbiano vi invita a due eventi finalizzati alla raccolta fondi per il progetto Gabbiano 2000. Fino al 22 dicembre presso l’ex oratorio Chiesa vecchia in via Ceriani 3 resterà allestito un mercatino per un NATALE DI SOLIDARIETA’ con esposizione del presepe in collaborazione con la Scuola Primo Levi e l’associazione commercianti Il Borgo di Baggio.
Sabato 17 gennaio 2002 presso il CTS Olmi in via delle Betulle 39 al quartiere degli Olmi-ore 21 serata di cabaret con Ale e Franz e con Manera dell’area Cabaret Zelig. Prevendita biglietti: Panetteria Gandossi e Bolzoni in via Gianella. Libreria Linea di Confine in via Ceriani.
Farmacia Ciampanelli al Quartiere Olmi – Associazione Il Gabbiano, Via Dalmine 6. Tel.02/48911230 e 338/7462791.