Se adesso siete di corsa, memorizzate questo post e poi tornateci stasera, o nel week end, quando sarete più liberi. Così potrete leggere con calma come Valerio, volontario insieme al papà Giuseppe, ci racconta di Daniele e di Alessandro. I due “gemelli diversi”, come li chiama lui per dire quanto sono uniti… anche se pure per lui sembra sia diventato piuttosto difficile non poter stare con loro. Non vedono l’ora, tutti e quattro, più quelli che si imbucano di volta in volta, di poter riprendere il rito del sabato pomeriggio e quindi l’uscita al bar per sentire cosa sta facendo l’Inter, oppure per farsi una chiacchierata sui gusti musicali o per una passeggiata fino in biblioteca. C’è una gran voglia di normalità e quindi di rimettersi #dinuovoinviaggiocolgabbiano gustando queste cose semplici. Bello e significativo l’aneddoto di Daniele che dà le indicazioni stradali alla signora meglio di chiunque altro. Lui si intravvede appena nella foto di gruppo. Alessandro, per richieste legate alla privacy, è solo sul nostro sito insieme a Valerio e Giuseppe. Quindi non avete scelta: dovete leggere dei “gemelli diversi” e soprattutto respirare fino in fondo l’atmosfera di un’amicizia nata al Gabbiano.
Ciao a tutti, sono ormai quasi tre mesi che non abbiamo la possibilità di condividere parte della nostra vita con i nostri amici dal cuore grande del Gabbiano. Sia a noi volontari che a loro, mancano quei sabati pomeriggi indimenticabili passati tutti insieme, che ci permettono ogni volta di portare a casa tanta felicità ma che ci fanno anche riflettere di quanto sia importante la nostra presenza nei loro confronti.
Oggi voglio parlare di due nostri amici della comunità del Gabbiano: Daniele e Alessandro, ormai due fratelli inseparabili o meglio due gemelli diversi.
Entrambi non possono fare a meno l’uno dell’altro, è come se vivessero in simbiosi. Il sabato pomeriggio, i due ” furbetti” non aspettano altro che l’arrivo dei volontari per fare un giretto al bar a bere un buon caffè in compagnia, trascorrendo un po’ di tempo tutti insieme per potersi raccontare quello che è successo durante la settimana. Prima del rientro in comunità per la merenda, se il tempo lo permette, non manca una rilassante passeggiata al parco o una visita alla biblioteca di Baggio dove Alessandro può noleggiare i suoi dischi preferiti da ascoltare durante la giornata. Mentre Daniele chiacchiera a squarciagola, Alessandro non vede l’ora di farci vedere sul suo computer tutti i tabelloni che ha creato lui stesso per inserire i risultati delle partite di calcio, aggiornando così in tempo reale la classifica. Ebbene sì, Alessandro e il suo amico Daniele sono due grandi tifosi dell’Inter, diverse volte hanno assistito alle partite della loro squadra con alcuni volontari. Daniele è un ragazzo non vedente molto solare, spesso ho provato ad accompagnarlo durante passeggiate o gite fuoriporta e in questi momenti ho capito che pur non vedendoci, riesce comunque ad ambientarsi molto bene in mezzo alle altre persone. Con il suo udito può recepire un notevole numero di informazioni che poi utilizza per muoversi con più serenità. Si ricorda tutto !
Un momento che mi porterò sempre dentro è successo quando una signora ci ha chiesto un’ indicazione stradale e Daniele le ha risposto in modo chiaro e corretto su come dovesse muoversi per raggiungere la via. Altri aspetti che mi colpiscono sono i momenti in cui Daniele apre il suo armadio come se niente fosse e grazie alla sua memoria e al suo tatto riesce ad indossare tutti i vestiti che vuole.
Alessandro è un ragazzo disabile molto simpatico, gli piace ridere e scherzare.
Sfortunatamente non riesce a muoversi con le sue gambe ma nonostante questo, possiede una carrozzina che gli permette di muoversi liberamente.
Alessandro è un appassionato di sport, non si perde una partita! In particolare gli piace vedere le partite di calcio, ama ascoltare la musica, vedere film e disegnare. Malgrado le sue difficoltà nel parlare, riesce sempre a farsi capire e sa sempre quello che vuole. Ogni volta che sono con lui e guardo il cellulare, inizia a ridere perché sa che in quel momento c’è in corso una partita di calcio e quindi vuole che gli dica il risultato in tempo reale. Alessandro è un ragazzo molto calmo e predilige posti con poco baccano, di lui mi colpisce la sua sensibilità e la sua forza di volontà nel fare anche piccole cose quotidiane sebbene il suo fisico glie lo impedisca.
Come dicevo all’inizio, Daniele e Alessadro stanno sempre insieme, si prendono in giro ma allo stesso tempo si aiutano a vicenda.
Questo è il bello della Comunità del Gabbiano: aiutarsi a vicenda senza far sentire solo nessuno, facendo capire alle persone che siamo tutti uguali.
Speriamo che l’emergenza sanitaria finisca in fretta così potremo rivederci tutti rivivendo quei sabati pomeriggi indimenticabili.
Valerio