Le attività del tempo libero per persone disabili sono, come per tutti, davvero importanti per il miglioramento della qualità della vita. Il nostro territorio è ricco di enti, gruppi, associazioni, come il Gabbiano, che da tempo realizzano attività di questo tipo talora nascoste o poco conosciute. Da qui nasce il progetto, presentato il 13 giugno dalla Provincia di Milano presso Palazzo Isimbardi, realizzato in collaborazione con UILDM e AIAS, relativo alla mappatura e messa in rete delle diverse organizzazioni operanti in questo settore. Per quest’autunno verrà distribuito un libro sulle varie organizzazioni censite e loro attività, rivolte a persone disabili, che rappresentano una grande ricchezza fatta di interventi semplici ma autentici. Già da ora è possibile raccogliere informazioni, idee e orientamenti ricorrendo al sito: www.provincia.milano.it/nonpiusoli/index.html
Significativo l’intervento di Ombretta Fortunati, Consigliere Provinciale con delega alla partecipazione e tutela dei diritti delle persone con disabilità, che affronta il tema rovesciando il concetto che considera ancora oggi il tempo libero un tempo di minor valore. Tempo libero, un tempo che appare leggero e sottovalutato, la cenerentola della situazione relegato in fondo a tutti gli altri tempi che scandiscono la vita. Tempo secondario residuale, ritagli da occupare in qualche modo per lo svago e per i rapporti con gli altri. Invece il tempo ha un’unica dimensione. Il nostro tempo è tutto tempo utile e prezioso. Occorre rivedere il lessico: tempo libero vuol dire allora diritto alla realizzazione e ricerca di sé. Miglioramento della qualità della vita. Inclusione con il resto della popolazione. Tempo di libertà. Tempo di opportunità, di amici e di cultura. Tempo di aspirazioni e realizzazione di desideri. Tempo libero vuol dire crescita della persona. Significa anche per una persona disabile poter dire “questa sera esco con un amico e non ho problema di dove andare”. Infine tempo libero vuol dire diritto a vivere la socialità nei luoghi di tutti e non solo con persone disabili. Date un’occhiata al sito: www.provincia.milano.it/nonpiusoli/index.html perché è sorprendentemente interessante!
(Marinini Giacomo)
La storia di Ivan e l’augurio che possa presto correre come tutti i bambini – Raccolta la somma obiettivo
Nel numero di maggio del Diciotto abbiamo parlato di Ivan, uno splendido bambino di due anni affetto da “sclerosi tuberosa”, una grave e rara malattia genetica che colpisce il cervello. Per contenere il gravissimo ritardo mentale/psicomotorio, Ivan è stato sottoposto a tre interventi di neurochirurgia, uno ogni 10 giorni, presso il “New York Medical Center”. La dottoressa Maria Pia –C., della farmacia al quartiere degli Olmi, amica della famiglia di Ivan e del Gabbiano, ci aggiorna su questo caso. “Alla fine di giugno Ivan è rientrato in Italia ma dovrà ritornare più volte negli Stati Uniti per i necessari controlli. Dagli elettroencefalogrammi si evince che le crisi epilettiche sono fortemente ridimensionate e questo riapre la speranza. La famiglia ringrazia per la solidarietà nei riguardi di Ivan che anche da queste pagine si è mossa”. La campagna raccolta fondi si è da poco chiusa perché la somma occorrente di 280.000 dollari è stata raccolta.