Tutti i sabati, per noi, sono speciali, ma quello di oggi lo è stato un po’ di più. Dopo qualche settimana di organizzazione, sono venuti a trovarci tre studentesse e uno studente di un liceo americano di Milano, tra i sedici e diciassette anni di età. Erano accompagnate/i da due adulte. Da quella scuola verranno a sabati alterni due gruppi di volontari di quella stessa fascia di età , fino a giugno. Per pura combinazione, in questo sabato baciato dal sole ancora più che a Carnevale, si è avvicinata a noi una ragazza persino più giovane di loro: non ancora sedici anni. E’ stato emozionante per loro, ma anche per noi accogliere volontari/e così giovani. Viene voglia di dire grazie per l’energia che inconsapevolmente portano. Qualcuno di loro ha anche risposto all’intervista sul “filo invisibile” sul nostro sito! Dopo un momento di presentazione reciproca, siamo andati insieme al Parco della Biblioteca. Una parte del “gruppone” è anche entrata a visitarla. Poi ci siamo fermati a fare una merenda all’aperto e siamo rientrati insieme. Tante persone di età lontanissime, dai quindici agli ottanta, di lingue diverse, tante storie personali, tanti modi di esprimersi o di stare in silenzio… eppure ha funzionato. Non si capisce da dove arriva quest’alchimia che da quasi quarant’anni si compie il sabato pomeriggio in quello che è stato il gruppo H avviato da Teresa Bonfiglio, che poi è diventato l’associazione Il Gabbiano e che chissà cosa sarà domani. Ma fa niente se non si capisce. Intanto, QUI E OGGI, quella “cosa” così forte, che arriva da così lontano, ce la siamo vissuta intensamente e ce la siamo portata a casa, tutti, un’altra volta. Da lunedì inizieremo a pensare a sabato prossimo.