Domenica 26 maggio si è tenuta la manifestazione sportiva conclusiva del progetto SportivamenteInsieme 2013, che ormai da 4 anni vede impegnati i ragazzi normodotati e con disabilità sui campi di calcio e basket. Il progetto coinvolge diverse realtà del sociale (scuole, associazioni sportive, coop. sociali) che già dall’inizio dell’anno si sono incontrate, a scuola e nelle ass. sportive, in momenti di sensibilizzazione al tema della disabilità e in momenti di gioco in squadre miste.
L’oratorio della Parrocchia San Pier Giuliano Eymard, dove si è tenuto l’evento, domenica è stato invaso da circa 400 persone (tra giocatori, operatori e volontari – senza contare gli spettatori e tifosi), tutti con indosso la maglietta gialla dell’evento, così da sembrare un grande raggio di sole che pervadeva ogni angolo dell’oratorio. Sole, che tra l’altro, ci ha tenuto compagnia per tutta la giornata (incredibile dopo una settimana di pioggia ininterrotta!) dal torneo di calcio al mattino – durante il quale sono scese in campo 10 realtà del sociale per un totale di circa 140 giocatori – al torneo di basket e basket in carrozzina del pomeriggio – che ha visto giocare circa 60 persone tra giovani adolescenti e disabili intellettivi e fisici.
Per molti adolescenti questa esperienza è stata molto significativa perché hanno dovuto scontrarsi con un limite più grande di quello della disabilità, quello delle proprie convinzioni. Spesso, infatti, la motivazione iniziale a intraprendere un progetto di questo tipo è scarsa e legata un po’ a un atteggiamento di benevolenza (che sfocia facilmente in pietà): “poverino, quanto è sfortunato lui rispetto a me”.
I giovani adolescenti raccontano di non sapere cosa dire, per esempio ad un ragazzo sulla sedia a rotelle, perché anche semplicemente chiedergli che squadra tifa sarebbe inappropriato, pensano infatti (da normodotati) che stare sulla sedia a rotelle sia solo fonte di sofferenza e amarezza e che queste persone siano perennemente arrabbiate (come lo sarebbero loro se fossero sulla sedia a rotelle).
Inoltre credono di essere molto più capaci di un disabile e che anche il basket in carrozzina sia “un gioco da ragazzi”. Quando però poi vedono giocare gli atleti e provano anche loro a giocare, le loro convinzioni crollano. Per la prima volta sono loro a essere meno abili nel confronto con un disabile e, soprattutto, scoprono che chi ha una disabilità non è sempre triste e arrabbiato, ma, al contrario, contento di poter dimostrare il proprio valore.
Le persone con disabilità coinvolte in questo progetto, per esempio, sono riuscite a dimostrare quanto valgono, grazie allo sport, ed è dovere di tutti noi trovare il modo di consentire, a chi ci sta vicino di poter mostrare quanto vale, magari sedendoci sulla sedia a rotelle, oppure passando la palla anziché tirare in rete, o semplicemente aspettando il tempo che serve per riuscire a capire qual è la porta dove tirare.
Il messaggio che SportivamenteInsieme vuole trasmettere è proprio questo, superare il muro della disabilità e far sentire tutti parte della stessa squadra e non solo su un campo da gioco, ma anche nella vita di tutti i giorni, perché il gioco e il tempo dell’altro determinano il nostro gioco, indipendentemente da che parte del muro pensiamo di trovarci. Domenica tutte le persone coinvolte hanno dimostrato che è possibile essere sportivamenteinsieme.
Un grazie di cuore va ai volontari della Parrocchia San Pier Giuliano Eymard e dell’Associazione “Il Gabbiano – Noi come gli Altri”, che, con il loro insostituibile sostegno, hanno reso possibile la realizzazione di questa giornata di sport e non solo!
Infine, ringraziamo di cuore anche gli sponsor che hanno, non solo, supportato il progetto (con un contributo economico), ma anche i giocatori tifando per loro durante i tornei. Un grazie particolare va a Maria Carmela Marcoli e Cristina Turati della Fondazione UmanaMente, Germano Gogna della Coop. Lombardia, Silvia Gottardi (DAV Donne al Volante), il CSI (Centro Sportivo Italiano), l’azienda Castiglioni e Rosario Pantaleo (Giunta Comunale di Milano).
Dedichiamo ora un po’ di spazio alle impressioni dei protagonisti del progetto:
“Anche quest’anno è stato un vero successo! Al pranzo sono state servite quasi 400 persone e grazie all’efficienza delle sporzionatrici tutti si sono alzati da tavola soddisfatti!”
Stefania Bartolo (volontaria ass. Il Gabbiano)
Come volontario OSPG non posso che essere contento di come si è svolto l’intero progetto.
Grazie alla mia maggior tranquillità dovuta anche all’esperienza dell’anno scorso, quest’anno sono riuscito a passare un po’ di tempo a chiacchierare e scherzare con alcuni dei ragazzi che hanno partecipato all’attività sportiva e devo ammettere che ho trovato in loro una sensibilità non proprio comune tra i cosiddetti “normodotati”. E’ stato veramente bello e dolce parlare dei loro affetti, dei loro progetti e dei loro sogni.
Ora che questa mia seconda esperienza di SportivamenteInsieme si è conclusa non posso che auspicare che possa scattare l’automatismo del proverbio che recita “non c’è due senza tre e il quattro vien da se” per augurarci che questa bella esperienza possa essere ripetuta anche l’anno prossimo.
Ciao e ancora complimenti a tutti.
Cesare Capusoni (volontario e allenatore OSPG)
È stata una festa meravigliosa..quelle feste con tanti amici che ti fanno sentire la pura gioia.. di stare bene assieme..
Gianluca Schiavoni (volontario e allenatore ass. Gabbiano)
Impressioni squadra calcio Gabbiano
Elena: mi è piaciuto partecipare ed in particolare conoscere i ragazzi della scuola. Io non volevo giocare perché volevo stare insieme ai ragazzi per parlare. Mi è piaciuto però tirare la palla nel canestro durante gli allenamenti. Vorrei partecipare ancora ma senza giocare ma vorrei stare insieme a nuovi ragazzi e conoscerli meglio.
Anna: mi è piaciuto tanto giocare a calcio, ho fatto due gol e i ragazzi della scuola erano molto simpatici. Sono contenta perché un compagno della squadra mi ha regalato una maglietta del Milan.
Roberto: mi è piaciuto molto partecipare a questo progetto. Gli allenamenti erano un po’ faticosi perché c’è stato un po’ di confusione perché eravamo in tanti e sentivo spesso gridare “ vai Roby, vai Roby”. I ragazzi della scuola erano simpaticissimi e ci hanno accolto bene perché hanno parlato con noi e ci hanno fatto giocare bene. Durante l’ultimo allenamento ci siamo poi fermati in un bar insieme agli amici di un altro centro diurno per mangiare un panino che era buonissimo.
Lele: mi sono presentato ai ragazzi come figlio di mamma e si sono messi a ridere. I ragazzi erano simpatici, ho fatto tanti gol e sono molto contento perché ci hanno regalato la maglietta gialla con le medaglie.
Cosimo: da quando partecipo a questa attività mi sento un vero campione e l’anno prossimo ritenterò. Ho segnato 7-8 gol e non è stato difficile perché è stato un evento di vero e proprio sport e senza rivalità. Il capitano della mia squadra si chiamava Doni e io ero un attaccante. I ragazzi del liceo Marconi erano molto bravi. Io potevo essere il loro padre. Alla fine ho salutato 2 ragazze con un bacio di amicizia. Gli allenamenti non sono stati faticosi, anzi molto divertenti. Durante la premiazione è stato come ricevere la supercoppa del mondo.
Massimo: anch’io mi sono trovato bene perché c’era tanta altra gente ed era bello. Io facevo il difensore e il capitano della mia squadra si chiamava Massimo (ma non ero io). E’ stato bravo a parare. Gli allenamenti erano divertenti. Nella giornata del torneo c’era tanta confusione ma ero molto felice per la premiazione con la medaglia. I ragazzi erano bravi sia con noi che a giocare.
(Laura Faraone)
Il progetto è realizzato con la partecipazione di:
1. Associazione “Il Gabbiano – Noi come gli Altri”
2. Parrocchia San Pierre Giuliano Eymard
3. Società sportiva OSPG
4. Liceo Scientifico MARCONI – Milano
5. Liceo Classico BERCHET – Milano
6. CDD (Centro Diurno Disabili) Noale – Narcisi – Treves – De Nicola
7. Coop. Fraternità e Amicizia
8. Associazione Handicap: Su la Testa
9. Coop. Gabbiano Servizi
10. Coop. Azione Solidale
11. Coop. Spazio Aperto Servizi
12. FCD Olmi – Cesano
13. ASD Briantea 84
14. Web TV City and Sea.TV
Il progetto è realizzato con il contributo
• Fondazione UMANA MENTE
• CATTOLICA ASSICURAZIONI – Ag. Milano Duomo
• AZIENDA CASTIGLIONI – Forme e superfici
• COOP LOMBARDIA
• E con il patrocinio di CSI – Centro Sportivo Italiano – Comitato di Milano