Il progetto SportivamenteInsieme 2012 è realizzato quest’anno per la terza volta, dall’Associazione Il Gabbiano – Noi come gli Altri, in qualità di ente capofila della rete di realtà sociale (elencate in fondo all’articolo). Questo intervento, che si è concluso domenica 27 maggio con una giornata di sport, nasce dalla volontà delle diverse realtà della rete di creare concrete opportunità di incontro tra il mondo della disabilità e dell’adolescenza. Il progetto ha visto il diretto coinvolgimento delle scuole e dei centri sportivi, che sono stati coinvolti in un percorso iniziale di sensibilizzazione al tema della disabilità e nel successivo percorso di allenamento nelle discipline di calcio, basket e basket in carrozzina, sport giocati in quadre miste di persone con disabilità e adolescenti. Attraverso lo sport, i giovani adolescenti e le persone con disabilità si sono incontrati in uno spazio neutro, familiare da molti punti di vista (chi non ha mai tirato un pallone in porta), ma anche nuovo e da sperimentare. A tutti i partecipanti è stato, infatti, chiesto di mettersi in gioco per essere SportivamenteInsieme, perché anche se non viviamo tutti nella stessa condizione e con le stesse possibilità di azione, viviamo tutti nella stessa squadra, dove il gioco e il tempo dell’altro sono il nostro tempo e il nostro gioco! I volontari dell’Associazione Il Gabbiano, ringraziano di cuore i volontari dell’oratorio della Parrocchia San Pier Giuliano Eymard, che hanno dimostrato di condividere profondamente le finalità del nostro progetto e il senso della giornata finale.
Infine ringraziamo ancora calorosamente Mariella Carimini e Silvia Gottardi (Donne al Volante) che hanno partecipato alla giornata sportiva e che, con il loro viaggio da Milano al Giappone, raccoglieranno i fondi necessari per il finanziamento del progetto SportivamenteInsieme.
DEDICHIAMO ORA UN PO’ DI SPAZIO ALLE IMPRESSIONI DEI PARTECIPANTI DEL PROGETTO:
Non se ne vedono poi tanti. Non si vedono tutti i giorni dei ragazzi adolescenti giocare a calcio, a basket, addirittura a basket in carrozzina con altri ragazzi e ragazze con hanno una disabilità. O anche con persone più adulte di loro con disabilità a volte molto complesse. Non si vedono non certo perché i giovani “hanno solo voglia di divertirsi” e “non sanno più cosa sia l’impegno politico” o l’impegno sociale. No, questa non è la vera ragione: è che non ne hanno l’occasione.
Essere giovani, adolescenti in realtà, oggi, come in ogni tempo, significa credere con tutte le forze che la mia vita non andrà sprecata. Che potrò fare cose importanti, lasciare una traccia del mio passaggio nel mondo. Nessun ragazzo vuole buttare via la sua vita. Nessuno. Il fatto è che di bar, di discoteche, di cinema, di svaghi, ce n’è davvero un’infinità. A portata della mano di tutti. Di occasioni invece ce n’è poche. E di solito non si sa bene nemmeno dove cercarle.
E quando gliela dai, l’occasione, non se la lasciano scappare. Hanno voglia di provarci, quasi sempre. E quando l’hanno fatto, si sentono diversi, come se avessero potuto aggiungere un tassello importante alla loro identità. Io sono anche quello che ha fatto quella roba lì. E questo mi resta, è un bagaglio mio, non me lo porta via più nessuno.
E’ successo questo. E’ successo a dei ragazzi e ragazze del Liceo Berchet, del Liceo Marconi, dell’Oratorio San Pier Giuliano, dell’Associazione di volontariato Handicap: su la testa. Quest’anno avevamo deciso di alzare il target e rivolgerci agli studenti di qualche liceo cittadino, insomma a persone più grandi. La scommessa era proprio quella di proporre una contaminazione, un incontro, una pista diversa, a zig zag, più difficile del solito. L’abbiamo vinta, la scommessa. E soprattutto l’hanno vinta loro. Hanno vinto anche loro perché non è stato così facile, non era proprio come bersi un bicchier d’acqua. Soprattutto all’inizio.
Prova a sederti davanti ad una persona disabile che ti racconta cosa ha significato per lui portarti addosso questo aggettivo fin da bambino. Questo è successo. Prova ad incontrarti con una persona che non conosci, che non capisci come parla e si muove sempre senza sosta e ti propongono di fare un allenamento di calcio con quella persona invece della tua solita lezione di educazione fisica. E tu dici sì, un po’ perché se no che figura ci fai col prof, un po’ perché sei curioso anche se ti senti molto in imbarazzo. E ci provi, ti presenti, gli tiri la palla e quello non la prende, ci riprovi, uguale. Poi capisci come gliela devi mettere davanti, lui la prende e tu hai fatto la cosa più grossa che potevi fare oggi. L’hai fatto e hai capito come si fa. Poi gli parli e le sue risposte non sono così coerenti come ti aspettavi: e capisci che il linguaggio forse è solo parlarsi e non sempre quello che si dice è così importante. E hai fatto un’altra cosa grossa. E dopo mezz’ora sai che quello lì non è poi tanto strano, ci si intende in fondo. Si riesce a ridere. Si ride con lui delle sue gaffes. Senza pensare che sia politicamente scorretto: se fa ridere e si ride, se è triste si sta lì, con a lui. Improvvisamente funziona e nessuno è più così diverso che io non ci posso stare insieme, che ci vuole la laurea per relazionarsi.
E questo è successo. I ragazzi e le ragazze che ci hanno provato, prima con imbarazzo e qualche dubbio, poi con un po’ più di sicurezza e, finalmente, con grande naturalezza, hanno fatto cose insieme a persone con disabilità fisiche o intellettive come se tutto questo fosse naturale. Scoprendo che è naturale. Che le barriere e le difficoltà sono dentro la nostra testa, non sul campo di calcio e di basket.
E poi il basket in carrozzina. Dove finalmente il modo andava a rovescio (come dovrebbe andare più spesso) ed i ragazzi tetraplegici massacravano di punti i nostri figlioli ben più atletici delle associazioni sportive e dei licei cittadini. Una batosta.
Sì perché se giochiamo sempre ad armi pari, scopriamo che il mondo magari può andare diversamente. Ed è successo. Anche questo.
CLAUDIO MEAZZA Direttore CDD Comunali
Dopo un impegno organizzativo, lungo diversi mesi, ma portato avanti con un entusiasmo costante che è stato il vero collante e la spinta a ricercare, in accordo, ogni ottimale soluzione per il migliore svolgimento di questo evento, la giornata tanto attesa è arrivata. Non nascondo che esisteva anche un certo timore di non “essere all’altezza” di gestire un impegno così grande. Molti timori sono svaniti già nel momento in cui ho visto ragazzi normodotati e ragazzi diversamente abili, salutarsi, abbracciarsi, familiarizzare, con un entusiasmo che non mi aspettavo.
Ogni cosa poi, si è svolta nel modo migliore senza imprevisti ed anche l’incubo della pioggia, così frequente in questo ultimo periodo, si è dissolto, lasciando il posto al clima giusto! Non c’è stato nessun inconveniente, nessuno si è fatto male ed è stato molto bello vedere i numerosissimi ospiti, tutti carichi di un entusiasmo contagioso, partecipare agli incontri di calcio e basket, al pranzo festoso svolto in due turni, perché con orgoglio, possiamo dire che eravamo tanti, tanti, tanti. C’era un vero tripudio di magliette rosa, di palloncini rosa, liberamente “sparso” in ogni ambiente interno ed esterno al nostro oratorio.
Alla fine della giornata, sinceramente, un po’ di fatica si è fatta sentire, ma accompagnata dalla soddisfazione e dalla gioia di aver vissuto una giornata “sportivamente insieme” nel senso più vero e più bello della parola e con l’assoluta convinzione che questi ragazzi non hanno bisogno di essere considerati “normali” perché, nella loro disabilità, sono normali.
GAETANO NERI Presidente Oratorio Parrocchia San Pier Giuliano
..grazie per la giornata che ci avete fatto passare ieri. E’ stato faticoso ma, anche se personalmente non sono riuscito ad avere tanti contatti con i ragazzi disabili, sarà retorico ma è sicuramente più quello che ho preso di quello che ho dato.
Mi è sembrato contento anche il nostro Parroco P.Mario.
Spero che anche voi siate contenti di quello che tutti insieme siamo riusciti a fare.
La medaglia ricordo e il volantino di SportivamenteInsieme 2012 hanno già preso posto nella mia scatola dei ricordi più belli.
CESARE CAPUSONI Volontario Oratorio Parrocchia San Pier Giuliano
Ci incontriamo in una palestra di una scuola per allenarci al pallone in preparazione di un torneo di calcio che sarà il 27 maggio 2012.
Insieme a noi, ad allenarci c’è un gruppo di ragazzi grandi e nuovi (rispetto all’anno scorso). Sono molto simpatici, gentili e ci ascoltano. Quest’esperienza è stata bella e ci è piaciuto molto.
Elena: io partecipo per la prima volta e mi piacerebbe rifare quest’esperienza anche l’anno prossimo. La mia nuova amica della scuola si chiama Margherita ed è molto simpatica. Abbiamo corso insieme negli allenamenti e ci siamo divertite.
Roberto: io ho partecipato anche l’anno scorso è mi piace molto questa esperienza. Mi sono fatto delle nuove amiche (Marika, Alessia) con cui mi sono divertito. Sono molto brave e insieme abbiamo scritto i nomi delle squadre. Io faccio parte dalla squadra dei “Tigri”. Participerò volentieri anche l’anno prossimo.
Lele: E’ molto bello giocare a calcio con i ragazzi della scuola. Sono tutti i miei amici e gli voglio bene.
Anna: Mi piace tanto giocare a calcio e mi diverto tanto soprattutto quando vinco.
Atleti calcio – Coop. Soc. Gabbiano Servizi
Da quest’ anno ho iniziato a fare l’attività di pallacanestro e devo dire che questo tipo di impegno mi piace tanto. Oltre a me, del mio centro ci sono: Luca P., Luca N., Marco , Massimo , Errol, Mario, Claudio, Alessandro, il volontario Daniele e l’educatrice Cinzia.
Oltre a noi, ci sono due ragazzi del CDD Itaca che sono Alessandro e Anna, insieme all’ educatrice Tiziana. Da circa due settimane sono presenti anche i ragazzi del liceo scientifico Marconi. Il giorno 27/05, presso la parrocchia San Pier Giuliano Eymard, ci sarà la grande festa finale con inizio alle 10: avrà luogo un torneo di calcio, uno di basket e di basket in carrozzina: spero che sia una bellissima giornata.
ANDREA RAVASINI basket Coop. Spazio Aperto Servizi
A marzo noi dello Spazio Aurora abbiamo fatto la conoscenza con nuovi ragazzi che vengono dal Liceo Scientifico Marconi. Sono ragazzi simpatici: io ho visto due ragazzi del Marconi con la maglia i Love New York che mi piace molto. Abbiamo fatto esercizi di Bohandling ovvero passare la palla sopra la schiena e ci siamo divertiti molto a fare questi esercizi. Abbiamo ancora altri giovedì di allenamento insieme con tutta la squadra, questi allenamenti sono da fare tutte le volte.
Giovedì scorso io non c’ero e mi sono perso la seduta di allenamento l’altro giovedì io ci sarò e farò il mega allenamento.
Il 27 Maggio ci sarà una Superamichevole poi veniamo messi sulla Gazzetta Dello Sport. Questa Superamichevole la giochiamo alla parrocchia San Pier Giuliano Eymard, e ci sarà anche il pranzo con rinfresco e le premiazioni.
Questa idea è venuta all’associazione il Gabbiano e il progetto si chiama: “Sportivamente insieme”, insomma io per questa amichevole ho chiesto ai miei genitori di venire a vedere la partita e loro hanno detto di si e sono molto contento.
ALEX basket Coop. Spazio Aperto Servizi
Sono arrivato in Via Valsesia in un Oratorio, ci sono quelli del Gabbiano, del C.R.H. , dello Stoppengò e de Le Chiavi di Casa. Nella partita finale abbiamo vinto noi, la squadra dei Blu in cui giocavamo: io, Yasser, Saverio, Luigi e Alessandro (che dice che dobbiamo vincere per Bianca, la sua fidanzata…). Nei Rossi c’erano: Davide, Roberto, Marco F., Marco S. e Luana. A tutti c’hanno dato le magliette.
Noi i blu abbiamo battuto i verdi 8-3 i rossi 5-3 i gialli 3-3 e nello spareggio 2-1. Miracolo che ho fatto l’ultimo gol ai rigori, tra noi c’era anche Matteo Mancino (figlio di Paolo).
Poi c’e stata la premiazione e una foto di squadra e infine il pranzo, abbiamo mangiato per primo le Insalate di Riso e di Pasta, per secondo le Scaloppine, Il Carpaccio e la Cotoletta Impanata con patate e infine il dolce come le torte di mele, della nonna e al cioccolato.
Mi sono divertito c’era un sacco di gente e meno male che non ha piovuto.
ARRIVEDERCI AL 2013!!!
ORLANDO (sfa – coop. Azione Solidale)
Mi è piaciuto fare gli allenamenti con i ragazzi dell’oratorio di San Pergiuliano, perchè sono bravi e poi conosco anche il figlio di Paolo Mancino, che è l’educatore dello S.F.A.
Mi sono emozionato quando ho segnato il gol e l’ho dedicato alla mia fidanzata Bianca Tagliabue.
La partita finale l’abbiamo vinta ai rigori e prima la partita stava finendo 3 a 3. Siamo i migliori del torneo di calcio.
ALESSANDRO TREMOLADA (sfa – coop. Azione Solidale)
Quest’anno abbiamo assistito ad una grande sinergia fra i ragazzi che, tra la voglia di divertirsi e di vincere hanno saputo trovare “l’intesa perfetta”.
L’innovazione di quest’anno è stato il basket in piedi, non avevo avuto l’occasione di assistere agli allenamenti che si sono tenuti fra il Liceo Berchet e l’associazione Specialmente Sport e il liceo Marconi e la coop. Spazio Aperto Servizi.. ma quello che ho visto in campo è stato incredibile: intesa, complicità, voglia di vincere …Complimenti ai ragazzi, ma anche ad insegnanti, educatori, allenatori per il grande successo raggiunto.
BARBARA RE Albero Maestro
IMPRESSIONI DEI PARTECIPANTI INDICATE NEI QUESTIONARI DI SODDISFAZIONE DURANTE LA MANIFESTAZIONE SPORTIVA FINALE:
Siamo riusciti a dimostrare che ci si può divertire insieme, anche se diversi.
Atleta (minore di 18 anni)
Molto bello e siamo riusciti a far divertire e divertirci.
Atleta (minore di 18 anni)
Entusiasmante e abbiamo capito mettendovi in gioco anche i limiti degli altri.
Atleta (minore di 18 anni)
Simili iniziative andrebbero organizzate più spesso.
Atleta (19 – 25 anni)
Contenta. Esperienza arricchente.
Atleta (19 – 25 anni)
Oggi è stata una buona esperienza e una buona giornata.
Atleta (19 – 25 anni)
Ritrovarsi insieme è un evento importantissimo! Evviva la normalità.
Familiare (maggiore di 51 anni)
Iniziative come queste servono ai nostri ragazzi e spero rendano più sensibili i normodotati verso i loro compagni di scuola.
Familiare (36 – 50 anni)
Complimenti per l’organizzazione e accoglienza. Il pranzo buono è abbandonante.
Familiare (maggiore di 51 anni)
Organizzato bene. Ragazzi felici.
Familiare (maggiore di 51 anni)
Molto bravi.
Familiare (maggiore di 51 anni)
Il progetto è realizzato con la partecipazione di:
Associazione “Il Gabbiano – Noi come gli Altri”
Oratorio Parrocchia San Pier Giuliano
Liceo Scientifico MARCONI – Milano
Liceo Classico BERCHET – Milano
Associazione Albero Maestro
CDD (Centro Diurno Disabili) Noale – Narcisi – Treves
Coop. Fraternità e Amicizia
Associazione Handicap: Su la Testa
Coop. Gabbiano Servizi
Coop. Azione Solidale
Coop. Spazio Aperto Servizi
Coop. Co.E.Sa
Comitato Quartiere Valsesia
FCD Olmi – Cesano
ASD Specialmente Sport
Polisportiva Valsesia
Associazione AS Delfini 2001 – Vicenza
Servizio Fotografico Valentina Meschia
E con il contributo di:
Donne al volante
Coop. Lombardia
Tavola Valdese
CDZ 7 – Comune di Milano