Caro Gabbiano
sperando di farti cosa gradita, ti inviamo copia di una poesia “Se fossi un mago … “, con i sogni di un bambino che non può camminare. E’ stata scritta da nostro figlio Raffaele, di 9 anni, frequentante la quarta classe elementare, che nel 1992 ha perso l’uso delle gambe, in seguito ad un intervento chirurgico alla schiena. Non crediamo che ci sia nulla da aggiungere alle sue parole, che ci hanno profondamente colpito. Vorremmo solo sottolineare che alcuni sogni di Raffaele e dei tanti bambini nel suo stato si potrebbero avverare rispettando le leggi di questo Paese (sulle barriere architettoniche, ad esempio), senza alcun investimento o con spese estremamente limitate. Per altri, invece, sarebbe necessario prevedere azioni orizzontali integrate ed investimenti adeguati per ridurre la mortalità e migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità. In particolare per l’assistenza sanitaria, per la ricerca scientifica e tecnologica, per l’inserimento scolastico e sociale , per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per la mobilità e i trasporti, per la pratica dello sport, ma anche per la comunicazione e la sensibilizzazione. In molti ritengono erroneamente che il numero delle persone con disabilità sia estremamente limitato. Le persone con disabilità sarebbero complessivamente 2,5 milioni in Italia, quelle confinate a letto o su una sedia rotelle, sarebbero oltre 1 milione. Le famiglie con persone con disabilità rappresentano in media circa il 12% di tutte le famiglie in Italia e il 15 % nelle regioni meridionali. I bambini del Sud che migrano al Nord per ricoverarsi sono oltre 53.000, in pratica poco meno di un bambino su 10. A fronte di una forte domanda, pertanto, in molte regioni del Paese, soprattutto nel Mezzogiorno, non esiste un’offerta adeguata di servizi sanitari e sociali, soprattutto per i bambini. Non vi sono, infatti, ospedali pediatrici e ortopedici, unità spinali e altri centri di alta specializzazione. Pertanto, non è garantito, di fatto, il diritto alla salute ad alcune categorie di cittadini, che non hanno la possibilità di andare continuamente in altre regioni o all’estero per curarsi. E’ da sottolineare che i beneficiari di investimenti a favore delle persone con disabilità non sarebbero solo un limitato numero di individui e le loro famiglie, ma anche il sistema sanitario e sociale pubblico e privato, il sistema delle imprese, non solo quelle che opera¬no nel settore biomedico e sanitario, le università, i centri di ricerca e le organizzazioni non profit. Nel nuovo programma quadro comunitario per la ricerca scientifica, approvato nello scorso dicembre, è stato inserito, per la prima volta come prioritario, l’obiettivo del miglioramento della qualità della vita dei cittadini europei, in particolare anziani e disabili, insieme a quello dell’aumento della competitività delle imprese. Ci auguriamo che ciò possa avvenire anche in Italia per la ricerca e i programmi di investimento nazionali, regionali e locali, affinchè i bambini come Raffaele possano vivere a lungo dignitosamente e ritornare al più presto a camminare.
“Se fossi un mago … ”
…prenderei la mia bacchetta magica e farei camminare le persone che, come me, non possono camminare; poi farei diventare buoni tutti i cattivi del mondo e darei una casa e il necessario per vivere ai poveri e a!le persone che ne hanno bisogno. E poi. ..
Parteciperei a tutti i giochi dei miei amici
Giocherei a basket e a calcio
Andrei in bicicletta
Mi trasformerei in un cow-boy e. farei. le acrobazie suI mio cavallo
Diventerei un Cavaliere della Tavola Rotonda
Andrei in giro volando con la mia astronave nei posti più belli
Costruirei tanti robot che mi possano aiutare
Muoverei gli oggetti con il pensiero
Farei a pugni per difendere tutti
Nuoterei in una piscina grandissima, dove sia facile entrare ed uscire
Farei diventare più forti le mie gambe, perché non si rompano mai più
Farei rispettare tutte le leggi e tutelerei i diritti dei bambini
Coprirei le buche sulle strade
Farei scomparire le auto parcheggiate sui marciapiedi
Eliminerei tutte le scale
Correrei con la mia sedia in ampi spazi pianeggianti come in Svizzera
Diventerei autonomo, per alzarmi dal letto da solo ed essere più libero
Farei diventare più grandi tutti gli ascensori
Costruirei un ospedale per bambini a Cosenza, per non partire mai più
Avrei una casa grandissima, con tanti fiori di molti colori
Leggerei ogni favola
Mangerei tante cose buone
Conoscerei tutti i bambini del mondo
E farei in modo che non venisse mai la notte per giocare sempre …
(Raffaele – Cosenza 19/3/ 1999)
GABBIANO FLASH
Associazione Il Gabbiano -Canonica Chiesa Vecchia
II progetto per la ristrutturazione de!la canonica e dell’area circostante è in avanzata fase di realizzazione. In questo ambiente il Gabbiano intende realizzare un Centro diurno e una Comunità alloggio per persone disabili. Sono stati avviati i contatti con la Parrocchia e la Curia Arcivescovile, la Sovrintendenza ai beni ambientali e architettonici (che tutelano Chiesa, campanile e Canonica) e con gli uffici del Piano regolatore del Comune di Milano. Nel frattempo si sta procedendo con la pulizia dell’area, nella rimozione di detriti e parti ammalorate, e nella potatura delle piante.