Uno degli scopi per i quali è nato questo progetto è l’interazione delle persone con disabilità con i volontari. Durante il laboratorio teatrale si è creata fra di noi una sorta di confidenza e comunione, poiché solo avendo la complicità nell’altro, si raggiunge lo scopo ultimo.
Infatti questo progetto può essere considerato anche un cammino di crescita, l’uno con l’altro.
Nonostante i timori, perplessità, “incidenti” di percorso, siamo riusciti a realizzare un’opera teatrale, che all’inizio era solo un’idea! E il pubblico ha mostrato di apprezzare il nostro lavoro!
Devo dire che, come per le persone con disabilità, anche per i volontari il teatro ha rappresentato un aspetto nuovo della vita, con cui non ci eravamo mai confrontati. Questa esperienza ha lasciato ad ognuno di noi qualcosa che resterà per lungo tempo.
Perché l’idea del teatro è anche questo: emozione. Shakespeare diceva: “Tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori: essi hanno le loro uscite e le loro entrate; e una stessa persona, nella sua vita, rappresenta diverse parti”.
(Antonio Triolo)