«… un giorno alla sagra di Baggio ho visto una ragazza sulla sedia a rotelle ballare con un tale entusiasmo che mi ha contagiato.. sono tornato a casa felice e ho pensato…»
«… ero in campo ad allenare e mi hanno chiesto di far giocare delle persone con disabilità con i miei ragazzi scalmanati. Mi è sembrata una bella sfida. Cosa avrebbero detto i ragazzi e soprattutto i genitori? Ormai allenavo col “pilota automatico” e pensavo da tempo di mollare, ma poi mi sono detto…»
«… un giorno il prete durante la messa ha detto delle parole che non dimenticherò mai, perché hanno cambiato il corso della mia vita: “non esiste fede senza opere”. In quel periodo lavoravo molto e sentivo di non fare abbastanza per gli altri e allora ho deciso di…»
«… i miei studenti sembravano distratti e disinteressati a tutto, eccetto facebook, vestiti e discoteche. Volevo scuoterli, e ci ho anche provato, ma le mie parole non venivano recepite più di tanto, anche perché le occasioni in cui potevano mettere in azione comportamenti “solidali” erano davvero poche, e allora ho cercato…»
«… quando ho iniziato a lavorare al supermercato ero un po’ stressata, anche se mi piaceva. Avrei voluto rilassarmi durante i week end, ma a casa mi annoiavo e allora ho chiamato…»
«… quando sono andato in pensione non sapevo più come occupare il mio tempo, ero pieno di energie e mi sentivo inutile, nonostante tutte le mie competenze, e allora sono uscito e sono andato… »
Queste sono le testimonianze dei volontari dell’Associazione “Il Gabbiano – Noi come gli Altri”, che un giorno si sono detti: “ora provo a fare volontariato”. L’Associazione è una realtà che si basa sull’impegno di persone che spontaneamente e gratuitamente dedicano tempo, energia e idee per rispondere a dei bisogni… ma di che bisogni si parla? Si dà infatti per scontato che i bisogni primari a cui rispondono i volontari siano le necessità di chi è più fragile. Anche se questo è sempre vero, bisogna però sottolineare che la spinta iniziale e la motivazione che sostiene i volontari è la soddisfazione di un bisogno individuale. Nel volontariato, infatti, l’unico tornaconto è la propria gratificazione personale.
Molti dei nostri volontari dedicano il loro tempo per poter ricevere in cambio la sensazione sentirsi utili per gli altri, per poter sentire di essere felici senza il bisogno di denaro, vestiti, successo, ecc.. Le persone con disabilità hanno una grandissima competenza, quella di avere una allegria contagiosa che ci mette di fronte a una grande verità, ossia che la nostra felicità non dipende dagli altri o da cose esterne, ma che la felicità è dentro di noi e va coltivata.
Il volontariato quindi ha un doppio effetto: rinforza chi lo riceve e chi lo dà.
Se pensi, come i nostri volontari, che sia giunto il momento di fare qualcosa per gli altri e per te, il Gabbiano può offrirti diverse occasioni di volontariato, in base alle tue competenze, disponibilità di tempo ecc..
Queste sono in linea di massima le domande più frequenti degli aspiranti volontari:
Chi può fare volontariato?
Chiunque (minori, anziani, famiglie con bambini piccoli ecc..) abbia la giusta motivazione.
Quanto tempo devo dedicare?
Tutti i giorni o anche un giorno all’anno (es. il pranzo di Natale, la sagra di Baggio, le gite).
Cosa posso fare?
Questo dipende dalle tue inclinazioni. Alcuni volontari hanno trovato nel Gabbiano un luogo dove potere realizzare i loro sogni nel cassetto, che, per esigenze lavorative, non hanno mai potuto mettere in atto, ma anche dove poter proporre le proprie competenze professionali, come per esempio: allenare, consulenza legale, gestione e amministrazione, giardinaggio, guidare il pulmino, ecc.. C’è anche spazio per chi invece punta più sulla relazione, così alcuni volontari si dedicano ad attività come:
fare visita ai ragazzi in comunità, andare allo stadio, al cinema, fare shopping, ecc..
Come posso gestire l’incontro con la disabilità?
L’impatto con la disabilità non è sempre facile e l’impressione iniziale è quella di sentirsi come “camminare sulle uova”. Queste sensazioni sono molto comuni ed è necessario darsi del tempo per poterle metabolizzare. Grazie al sostegno del gruppo e degli altri volontari, così come attraverso gli incontri di coordinamento mensili, è possibile condividere e affrontare eventuali momenti di difficoltà.
E se cambio idea?
Il volontariato non deve essere mai vissuto come un obbligo, ma come una opportunità personale. Nel caso cambiassi idea l’Associazione è a disposizione per valutare insieme i motivi delle tue difficoltà o in alternativa indirizzarti verso altre attività di volontariato a te più congeniali.
(Laura Faraone)
Per maggiori informazioni sul volontariato o per richiedere colloquio per candidarsi come nuovo volontario potete contarci
Tel. 02 48912230 (lun-ven 9:00 – 13:00) oppure [email protected]