Questo progetto, che coinvolge l’Associazione “Il Gabbiano – Noi come gli Altri”, insieme all’Associazione Baggio Futura, riguarda il tema dello sport e della disabilità e si pone come obiettivo finale la realizzazione di una giornata di gare sportive giocate da squadre miste, per abbattere la barriera normalità-disabilità. Le gare saranno giocate da ragazzi delle scuole medie inferiori, delle realtà parrocchiali della zona e da ragazzi disabili che frequentano i centri diurni della zona.I 15 alunni delle classi seconde di due scuole medie della zona saranno coinvolti principalmente nella disciplina del basket a rotelle. Dovranno confrontarsi con la squadra di Vicenza dell’Ass. A.S. Delfini 2001 e, dato che la carrozzina è considerata come parte integrante del corpo del giocatore, anche i normodotati useranno la carrozzina. I ragazzi delle scuole medie si alleneranno a scuola con delle sedie rotelle date in prestito dal CIP (Comitato Italiano Paraolimpico), che metterà a disposizione anche l’assistenza di un atleta-preparatore in carrozzina.
Come ulteriore intervento “preparatore” il 20 dicembre scorso è stata effettuata una trasferta dei giovani delle scuole medie a Cantù per assistere a una partita della squadra dell’Ass. Delfini. Questo primo incontro tra i ragazzi diversamente abili e quelli normodotati è stato molto emozionante. I ragazzi delle scuole medie sono rimasti sbalorditi dall’abilità dei loro futuri compagni di squadra e, soprattutto, la loro sorpresa più grande è stata quella di riuscire a condividere con naturalezza e spontaneità la passione per lo sport, oltre qualsiasi barriera. Il prossimo 6 febbraio a Vicenza parteciperanno a un’amichevole su sedia a rotelle proprio insieme a i ragazzi dell’ass. Delfini. Contemporaneamente a questo intervento preparatore di allenamento il progetto prevedeva un percorso di sensibilizzazione e promozione all’inclusione sociale dei ragazzi con disabilità rivolto a tutti gli alunni delle classi seconde delle scuole medie coinvolte e condotto dalle psicologhe dell’Associazione “Il Gabbiano”.
“Questi incontri – dice Sabrina Campari, psicologa dell’associazione – hanno offerto ai giovani partecipanti uno spazio per comunicare le loro perplessità e paure, ma anche le loro idee e convinzioni sul delicato tema della disabilità, con il quale avevano quasi tutti avuto un’esperienza, seppur sporadica, di incontro e gioco. Tutti hanno mostrato interesse ad approfondire la conoscenza della dimensione della disabilità” .
La riflessione nata in questo percorso, fatto insieme a Barbara Re di “Baggio Futura”, ha offerto un punto di vista più realistico rispetto ai vissuti e alle esperienze delle persone con handicap. Esattamente come i coetanei normodotati, queste ultime sentono la necessità di relazionarsi e di avere degli amici. E proprio come accadrebbe a chiunque, provano un profondo sentimento di solitudine e di malessere quando, a causa della loro fragilità, non ci riescono. I ragazzi hanno riconosciuto e condiviso la necessità di trovare dei compromessi per adattare le proprie modalità comunicative e di relazione per trovare dei punti di contatto con le persone diversamente abili, e si sono dimostrati disponibili a mettersi in gioco in occasione dell’incontro del 9 maggio. Solo alcuni parteciperanno alle gare di basket, mentre agli altri sarà data la possibilità di cimentarsi in gare di ping pong, con persone disabili su sedia a rotelle. Infine, tra marzo e maggio 2010, saranno effettuati gli allenamenti della disciplina del calcio, che vede coinvolti circa 15 ragazzi con disabilità che frequentano i centri diurni della zona e i ragazzi dell’Oratorio S. Luigi e dell’AICS Olmi, per un totale di circa 20 ragazzi. La giornata finale di gare verrà realizzata presso l’Oratorio S.Luigi della parrocchia di S.Apollinare dotata di strutture di base per calcio, basket e ping pong. La data prevista è il 9 maggio 2010 dalle 11:00 alle 19:00. A fine serata, si terrà uno spettacolo di Dance Hability, in cui una ballerina danzerà con un ballerino su sedia a rotelle, confermando ancora una volta come la barriera tra normalità-disabilità può essere facilmente abbattuta.
(Laura Faraone)