“Ci chiamiamo Paolo e Luca e stiamo svolgendo l’anno di obiezione di coscienza e servizio civile con la Charitas Ambrosiana. Cercheremo di spiegarvi cosa significa fare obiezione di coscienza e le motivazioni che ci hanno spinto a fare questa scelta. Fare l’obiezione di coscienza significa dire no all’uso delle armi ed essere contrari alla violenza nei rapporti fra le persone, non é però solo “un no a…. “, una scelta contro qualcosa ma é anche scegliere di operare per costruire una società più giusta, più solidale e meno violenta. Questo significa ad esempio andare a fare compagnia agli anziani soli, provvedere alle necessità quotidiane degli anzian i che non possono usci re di casa, assistere i malati di AIDS, svolgere servizio in una comunità di recupero per tossicodipendenti, favorire e svolgere attività di assistenza agli immigrati o ai senza casa, svolgere attività educative e di doposcuola con i ragazzi per prevenire situazioni di devianza giovanile, aiutare i disabili all’inserimento nella società e nel mondo del lavoro, occuparsi dei bambini che, per vari motivi, sono stati tolti alle famiglie dai servizi sociali. Insomma, l’obiettore si mette al servizio della società e cerca di testimoniare col suo comportamento uno stile di vita che non finisce con l’anno di servizio civile ma che continua nella vita quotidiana e nel rapporto con gli altri. Per quanto ci riguarda le motivazioni che ci hanno spinto a fare questa scelta sono: la convinzione dell’importanza del valore della non-violenza contrapposto alla mentalità corrente che solo chi é più forte o chi é prepotente o fa sentire di più la sua voce riesce a far valere i propri diritti; la nostra fede cristiana attraverso la quale abbiamo imparato a valorizzare i doni che il Signore ci ha dato, disponendo un pò del nostro tempo con entusiasmo e affetto nel servizio agli altri. L’anno di servizio civile rappresenta allora un’occasione irripeti bile di donare totalmente ‘un periodo significativo della nostra vita per un lavoro di condivisione all’interno della realtà del volontariato come testimonianza dei valori di solidarietà e gratuità. Perché abbiamo scelto di farlo con la Charitas? Innanzitutto perché svolge un servizio alle persone e noi abbiamo scelto l’area assistenziale quando abbiamo fatto domanda di obiezione di coscienza; poi perché offre anche la possibilità di avere una formazione agli obiettori che svolgono il servizio presso i suoi enti, abbiamo avuto alcuni giorni di formazione sul tema dell’obiezione di coscienza e del servizio civile e mentre siamo in servizio mensilmente abbiamo delle riunioni sui temi inerenti al servizio stesso. Dove svolgiamo il nostro servizio? lo, Paolo, sono stato affidato ad una comunità per bambini che per gravi motivi non possono più stare con la propria famiglia (che in alcuni casi non esiste più) e che quindi vivono in questa comunità seguiti da alcuni educatori professionali che si occupano di loro. Il mio servizio consiste nell’accompagnare e nell’andare a prendere i bambini a scuola, nell’aiutarli a fare i compiti e nel giocare con loro quando abbiamo tempo, nell’aiutare gli educatori a preparare da mangiare ed a tenere in ordine e pulito l’appartamento dove i bambini vivono. lo, Luca, invece svolgo il mio servizio in una parrocchia, la mattina faccio assistenza domiciliare agli anziani il che significa andare a fargli compagnia, fargli la spesa, andare dal medico ed in farmacia eccetera, mentre il pomeriggio aiuto i ragazzi delle medie a fare i compiti svolgendo servizio al doposcuola parrocchiale. Vogliamo terminare segnalando che la Charitas offre un servizio d’informazione sull’obiezione di coscienza e servizio civile per quel che riguarda le modalità e le procedure per farne domanda. E’ aperto a tutti, anche a chi non vuole fare servizio con la Charitas ma ha bisogno solo di informazioni generali. A questo scopo é possibile rivolgersi all’ufficio pace in Via S. Bernardino 4, telefono 76037216 oppure alla Lega Obiettori di coscienza, tel. 8378817.
(Paolo e Luca Tanduo)