Come già annunciato, anche quest’anno prosegue il progetto Sportivamente Insieme 2013. L’associazione Il Gabbiano, come capofila del progetto, e diverse altre realtà del privato sociale legate alla rete del POD (Polo Ovest della Disabilità), sono quindi impegnate già dal mese di gennaio per la preparazione degli studenti di due licei milanesi e delle persone con disabilità alla pratica sportiva: basket, basket in carrozzina e calcio giocate in squadre miste (disabili e normodotati).
Prima degli allenamenti, gli studenti – di età compresa tra i 16 e i 18 anni – seguiranno in aula degli incontri introduttivi al tema della disabilità, tenuti proprio dalle persone disabili. Crediamo, infatti, sia importante che a parlare di disabilità sia il disabile stesso: solo dando un nome, un volto e una storia si può iniziare a vedere la persona e non solo il “disabile”. Spesso i giovani adolescenti, e più in generale le persone, hanno poche occasioni di incontro con la disabilità. Spesso pensano alla disabilità con paura e disagio, come una condizione esclusivamente connessa con il concetto di limite, di malattia e di necessità di cura. Le persone generalmente si sentono in obbligo di fronte alla persona con disabilità, credono di doversene prendere cura e che l’altro sia in qualche modo arrabbiato perché più sfortunato. Con questo progetto, gli studenti imparano a conoscere la disabilità e a capire, dalle parole stesse della persona disabile, che spesso i limiti che devono superare sono imposti dalla società e dalle persone, più che dalla disabilità stessa.
Grazie allo sport, inoltre, la disabilità assume una connotazione positiva di efficacia e valore. Per tale motivo a questi incontri parteciperanno anche gli atleti di basket in carrozzina dell’ASD Briantea84 di Cantù – associazione che quest’anno per la prima volta partecipa a SportivamenteInsieme. Già da diverso tempo questi atleti incontrano gli studenti per far conoscere il mondo della disabilità e dello sport. Nel nostro progetto questi atleti insegneranno agli studenti anche a giocare sulla sedia a rotelle. Per la prima volta i normodotati saranno meno abili delle persone con disabilità. Questa vera e propria inversione dei ruoli consentirà agli studenti di riconoscere in modo diretto e non mediato da parole, principi teorici, ecc., che le persone con disabilità sono capaci e che in quello che fanno possono essere anche brave. Anzi, in questo caso bravissime, dato che questi atleti giocano nel campionato italiano di serie A1, con ottimi risultati, tanto che alcuni atleti hanno anche partecipato alle paralimpiadi di Londra del 2012. Sono dei veri campioni. La squadra è composta da molti atleti stranieri (inglesi, svedesi, tedeschi e americani) e italiani che giocano professionalmente. Per gli studenti sarà, quindi, una dura competizione, anche perché il livello di difficoltà aumenta per la necessità di comunicare in inglese. I ragazzi della Briantea84, di età compresa tra i 20 e 30 anni, sono però molto disponibili con noi “poco abili” nel basket e in inglese e anche con me hanno dimostrato molto pazienza e tantissima ironia e buonumore. Non resta quindi altro che incontrarli, insieme ai ragazzi dei licei e dei centri diurni, domenica 26 maggio all’oratorio della Parrocchia San Pier Giuliano Eymard in occasione dell’evento sportivo finale del progetto SportivamenteInsieme.
(Laura Faraone)
Il progetto è realizzato con la partecipazione di:
• Associazione “Il Gabbiano – Noi come gli Altri”
• Oratorio Parrocchia San Pier Giuliano
• Liceo Scientifico MARCONI – Milano
• Liceo Classico BERCHET – Milano
• CDD (Centro Diurno Disabili) Noale – Narcisi – Treves – De Nicola
• Coop. Fraternità e Amicizia
• Associazione Handicap: Su la Testa
• Coop. Gabbiano Servizi
• Coop. Azione Solidale
• Coop. Spazio Aperto Servizi
• FCD Olmi – Cesano
• ASD Briantea 84