La magia del teatro si e’ rinnovata nel nuovo spettacolo che la compagnia teatrale dell’associazione Il Gabbiano ha portato in scena domenica 6 marzo. Stavolta il palcoscenico era quello di una sala parrocchiale: la Sant’Anselmo da Baggio di via Manaresi. Dopo oltre un anno di prove, sotto la guida della compagnia Pattygiramondo (Patrizia Battaglia e Heike Coletta), il gruppo composto da volontari e amici del Gabbiano ha messo in scena “Nella soffitta delle emozioni ”, un mix di teatro delle ombre e teatro d’attore. Gli attori hanno dimostrato quello che in fondo, ormai, sapevamo: metteteli in condizione di esprimere a fondo tutte le potenzialità e loro ripagheranno sorprendendo ed emozionando. In fondo è una lezione che si adatta a qualunque attività, non solo al teatro. Insieme ai volontari (Gigi Brandalise, Laura Vasena, Alice Fumagalli, Tommaso Mata, Anna Lombardi, Mario Zucchelli, Antonio Triolo e Claudio Schino) i protagonisti erano Daniela Balocco, Nicola Sciuto, Elena Fiorito, Pasquale e Maria Scatamacchia, Roberto Roccon, Roberto Colonna e Gabriella Marconi. Tutti insieme hanno messo a nudo le proprie emozioni. Hanno raccontato cosa significa per loro amore, amicizia e felicità, ma si sono addentrati anche nel territorio della tristezza e della paura. Anche queste ultime, infatti, sono emozioni: riconoscendole e accettandole si riesce a elaborarle e quindi a comprenderle. Lo spettacolo si componeva di vari sketch nei quali ciascuno ha potuto trovare il centro della scena: davanti al pubblico oppure dietro il telo delle ombre da cui nascevano magicamente le ombre.
Insomma il teatro ha confermato tutta la sua forza evocativa e il suo ruolo di strumento per interpretare la realtà. Anche la scenografia ha avuto un ruolo determinante. Sullo sfondo della scena, appesi ala parete, c’erano due grandi teli dipinti dagli attori stessi (con l’aiuto del volontario Alfredo). Il pubblico ha risposto bene, la sala era piena. Del resto il Gabbiano non è nuovo a performance capaci di richiamare una certa attenzione. Negli anni scorsa la compagnia si è infatti esibita anche in teatri “veri” come il Cam Olmi o il Teatro Comunale di Cilavegna (Pv). La collaborazione tra Gabbiano e Pattygiramondo ha compiuto dieci anni. Tanti ne sono passati dalla primissima esperienza che sbocciò nello spettacolo “Il cigno che vola” alla Sagra di Baggio del 2006. Alcuni degli protagonisti di allora sono ancora in prima linea, altri si sono aggiunti in seguito. In ciascuna occasione le prove, sempre spalmate su alcuni sabati pomeriggio, sono durate almeno un anno. Ma mentre nei primissimi spettacoli tutto si svolgeva in ombra, e quindi con il profilo delle sagome dietro al telone, piano piano i protagonisti hanno voluto prendersi qualche “responsabilità” in più, accettando di esibirsi davanti al pubblico.
La crescita della consapevolezza di sè è un risultato che riguarda tutti gli attori, senza distinzione di abilità. Ancora una volta si ringrazia la Fondazione Per un sorriso che ha reso possibile il percorso teatrale e lo spettacolo finale.
Giampiero Remondini