Mario che insegna l’importanza dell’accoglienza e dell’ascolto. Nicola, uomo che non conosce fatica e generosità fatta persona. Stefano, che purtroppo non è più tra noi (ma ci ha lasciato una super mamma volontaria). Fabrizio, “acquisto” recente e campione di abbracci e di sorrisi. Più ci addentriamo in questo percorso e più lo troviamo pieno di senso perchè consente ai volontari di riscoprire la ricchezza di questi nostri amici e perché ci aiuta a rimettere in discussione il nostro approccio con la disabilità. E allora, in questa tappa numero diciassette… acceleriamo! Andiamo ad arricchire il nostro cospicuo bagaglio umano con nuove narrazioni, che si fisseranno per sempre nella nostra memoria e quindi nella nostra identità di associazione. Giacomo Marinini racconta Mario (qui sotto), Stefano e Fabrizio. Tiziana parla anche lei di Fabrizio e dedica un ritratto a Nicola. #dinuovoinviaggiocolgabbiano
L’amico Mario è nato nell’ ottobre 1964, il padre Roberto, ingegnere edile, mori nel 1981 e la madre Vanda nel 2018. Così Mario vive solo vicino alla ns Associazione. Ha lavorato presso una tipografia e poi presso il magazzino di una famosa azienda, opportunamente coordinato da un operatore del lavoro. Mario è seguito da Paolo, il suo amministratore di sostegno, che lo considera come un figlio e lo segue sia per l’aspetto relazionale che quello economico. Il suo appartamento è tenuto dalla Signora Anna che è presente tre volte la settimana preparandogli anche il pranzo o la cena. Talora è lo stesso Mario che si cucina. Il suo piatto preferito sono i wusterl con crauti e stinco di maiale (robetta leggera!). Niente bevande alcoliche e tanto meno gasate. Inoltre un operatore OSS di nome Cristian lo aiuta, due volte la settimana, per l’igiene personale. Mario frequenta durante la giornata l’Associazione “Aiutiamoli” dove ritrova diversi amici con i quali la domenica esce, recandosi in centro e, solo in caso di pioggia, allora visitano i musei altrimenti si cammina tutti insieme e di parla all’aria aperta. Ogni sabato pomeriggio, è presente al Gabbiano dove prevalentemente dialoga con i volontari , collabora con Alfredo per preparare deliziose merende e come dice lui: ”Sono sempre accolto con simpatia e trascorro momenti piacevoli”.
Ama il ROCK, però quello duro per questo ha un buon rapporto con il volontario Massimo anche lui patito per questo genere musicale, pratica inoltre il modellismo (aerei, navi, automobili). Ogni mattina frequenta il CPS per la somministrazione del farmaco e poi passa da noi in sede dove è accolto dai volontari presenti e dalle psicologhe Laura e Federica con le quali affronta il rito della pausa caffè. Poi ci saluta e prosegue per i suoi impegni. Alla domanda come vedi il tuo futuro? Mi risponde: ”Sono felice di vivere così: non sono solo perché ho persone che mi manifestano affetto e poi mi sento libero. Ogni tanto con Paolo andiamo anche in viaggio, siamo stati anche a Londra . Quando giungerò ai settant’anni magari penserò ad una Comunità Alloggio”. Ecco questo è l’amico Mario che ci insegna l’importanza di essere accolto, del dialogo, dell’accoglienza sincera fatta di tanti piccoli momenti , dell’ascolto e dell’attenzione sempre con un sorriso che non guasta mai. Così operando Mario vive una esistenza aperta, reale opportunamente circondato da persone che lo seguono e che gli vogliono bene.
Giacomo Marinini