Questa è la storia del gabbiano che c’è in ognuno di noi, che vola anche senza ali… per la sua indipendenza e libertà, per la voglia di conoscenza e per incontrare altre anime come la sua… Volare è una conquista verso la libertà. I gabbiani non volano mai al buio, sono sempre in compagnia.
Quest’anno la compagnia teatrale dell’Associazione “Il Gabbiano – Noi come gli Altri” si esibirà, in occasione della sagra di Baggio, sabato 20 ottobre (probabilmente al CAM Olmi, siamo in attesa di conferma dal Municipio 7).
Dopo molte prove e sotto la guida della compagnia Pattygiramondo (Patrizia Battaglia, Heike Coletta e Livia Rosato) il gruppo, composto da volontari e amici dell’“Associazione Il Gabbiano: noi come gli altri”, è finalmente pronto a mettere in scena una rivisitazione liberaramente ispirata dell’opera “Il Gabbiano Jonathan Livingston“, un mix di teatro delle ombre e teatro d’attore.
Gabriella, Tommaso, Roberto C., Pasquale, Massimo, Maria, Giampiero, Roberto R., Aisha, Nicola, Elena, Daniela, Anna, Amos, Mattia, Bellania, Alice presenteranno uno spettacolo teatrale costituito da tanti sketch che si ispirano al romanzo: partendo dalla percezione della diversità che emerge tra noi e le persone (o gabbiani) che ci stanno attorno, per proseguire con la presa di consapevolezza del “voler essere così come si è”.
Trovare un parallelismo tra quello che lo scrittore Richard Bach va vivere al gabbiano Livingston e la vita dei nostri amici è facile: anche loro si sentono diversi e vogliono essere accettati per quello che sono, tuttavia, come il nostro autore, spesso queste battaglie interiori per il riconoscimento di sè possono emergere nella loro bellezza trasformativa solo tra le onde di inchiostro e sugli oceani di pagine bianche dei libri… o tra i riflettori del palco di un teatro. Per i nostri amici, attività come il teatro rappresentano una grande occasione per muovere dei piccoli passi e “affacciarsi” al mondo raccontando le loro piccole e grandi battaglie quotidiane: per allacciarsi le scarpe, farsi capire quando vogliono un caffè o semplicemente capire cosa chiedono gli altri. Il volo, fisico o meta-fisico che sia, rappresenta l’emancipazione dalla sofferenza che ci tiene ancora a terra. Spiccare il volo significa cambiare un po’ se stessi per affrontare queste piccole battaglie interiori, magari anche solo in uno sketch teatrale, o solo “per finta”. I nostri cari amici ci offrono la possibilità di seguire il loro volo, il loro sguardo verso l’orizzonte, dove possiamo sicuramente ritrovarci. Una cosa è certa: hanno risposto con il solito entusiasmo. Come sempre è successo fin dal 2006, quando abbiamo iniziato il percorso teatrale con Pattygiramondo.
Va detto infine che lo spettacolo finale è il prodotto degli “attori” del Gabbiano, naturalmente… ma è ancor più un lavoro di gruppo. Chi non ha partecipato alle prove ha contribuito alla creazione dei fondali nel laboratorio di pittura, oppure dei costumi di scena nel laboratorio di cucito.
Ancora una volta si ringrazia la Fondazione Per un sorriso ONLUS che ha reso possibile il percorso teatrale e lo spettacolo finale.