Tra le piante presenti nel cortile della canonica, due tigli ed un pioppo, si è proceduto all’abbattimento selettivo di uno dei tigli. Si trattava come nel caso dell’altro esemplare che è stato conservato e sottoposto ad un intervento di potatura di un tiglio argentato (Tilia tomentosa Moench) alto circa 20 metri per un volume stimato intorno ai 7 m’. Dall’analisi del numero di anelli di crescita si è determinata l’età della pianta, pari a circa 85 anni. Pur essendo un albero di buon valore dal punto di vista ornamentale e naturalistico, il suo abbattimento si è reso necessario poiché impediva la costruzione del nuovo fabbricato in progetto. In proposito è da sottolineare come non trattandosi di pianta sottoposta a vincolo anche il Corpo Forestale dello Stato abbia dato il proprio nulla osta all’operazione di taglio.
Tuttavia, con l’intento di far rivivere questo albero che per lunghi anni ha accompagnato la storia del borgo antico di Baggio, si è pensato di realizzare una scultura da porre all’interno della nascente struttura, garantendo cosi una seconda vita al nostro tiglio. Il suo legno infatti è tra i più apprezzati per lavori d’intaglio.
Il pioppo mostra segni di marcescenza da patogeni fungini e quindi minaccia di cadere sotto l’azione di agenti atmosferici (vento, neve, gelo) con pericolo anche per i passanti e per le auto in transito nella via Gianella. In più esso è causa, durante il periodo primaverile, di fastidiose allergie dovute alla dispersione attraverso il vento dei caratteristici semi ricoperti da peli cotonosi. Per questi motivi si valuterà la possibilità di procedere alla sua eliminazione in futuro, essendo peraltro una specie di scarso valore ornamentale e poco longeva.
Gli interventi sul verde non consisteranno solo nell’eliminazione di alcune delle piante esistenti, anzi, si procederà alla messa a dimora di nuovi alberi, scelti tra le essenze di pregio autoctone dell’ambiente padano (ciliegio, frassino, farnia, gelso bianco) e di numerosi arbusti ornamentali (rosa, lavanda, forsizia ed altre) che rawiveranno l’ambiente con i loro colori.
È prevista la creazione di un’aiuola centrale nella quale verrà impiantato un bagolaro, pianta capace di sviluppare a maturità una chioma espansa e globosa. L’insieme delle operazioni vedrà dunque un arricchimento di tutta l’area sotto il profilo botanico, paesaggistico e culturale oltre che dal punto di vista più importante, che rimane indubbiamente quello sociale. (Nella foto il progetto per la scultura che si realizzerà utilizzando il tiglio abbattuto)
Roberto Villa – agronomo