In termini più ricercati si chiama “progetto di vita”, ma poi è semplicemente quella molla che ti fa alzare la mattina pensando che c’è qualcosa da fare e che solo tu la puoi fare perché riguarda te e la tua esistenza. Alzarsi per andare a lavorare, o a scuola e poi preparare una cena, ma anche comprare una casa, scegliere un libro, iscriversi a un corso di nuoto o di chitarra, prenotare una vacanza. Quante cose decidiamo di fare, ogni giorno, nel nostro essere adulti? Si può dire che l’autodeterminazione è proprio uno dei tratti nei quali ci riconosciamo come tali. Un’azione evoluta con le persone con disabilità deve quindi puntare in questa direzione, non nell’assistenza pietistica (“poverino!”) e ancora meno nella considerazione del soggetto come di un eterno bambino da coccolare. Sull’autodeterminazione e sulla costruzione di un progetto di vita, il Gabbiano sarà partner dell’associazione InCerchio nella realizzazione di un progetto che ha ottenuto il finanziamento della Regione Lombardia. L’idea è di accompagnare la persona con disabilità a un percorso di vita personalizzato e il più possibile autonomo, che si fondi sulle sue esigenze, le aspettative e i desideri. Insieme all’associazione Il Gabbiano ci saranno l’associazione Vivi Down la Fondazione Oltre e la Fondazione Fare Famiglia. Il programma prevede seminari, corsi di formazione online per operatori e laboratori settimanali per le persone con disabilità mirati all’apprendimento di alcuni aspetti della vita quotidiana. Il progetto si chiama “Insieme per progettare la vita” prende il via in aprile e prosegue fino a giugno 2025 e sapremo raccontarlo nel suo andamento.