Ora possiamo dire che ce l’abbiamo fatta. Oggi ci siamo definitivamente buttati alle spalle i residui del Covid, dal cui arrivo non eravamo più riusciti a fare la classica gita di metà giugno. E invece stavolta siamo andati alla Certosa di Pavia e in più ci siamo andati da turisti consapevoli, chiedendo, cioè, a una guida della cooperativa turistica Dedalo, di illustrarci qualcosa di questo capolavoro rinascimentale. Questa era la “sorpresona” annunciata. La bellezza e la solennità del luogo hanno contagiato tutti (compresa la solita “esploratrice”, che ha pensato bene di andare a investigare DA SOLA l’ala della Chiesa dei monaci, prima di essere ripescata dai volontari) e questo dice tanto, ma proprio tanto sull’importanza di poter godere TUTTI della bellezza. Ma la “bellezza” sono anche i momenti di armonia e di affiatamento che si sono creati sul pullman, al bar dove abbiamo preso il gelato e soprattutto all’Oratorio San Riccardo Pampuri di Certosa di Pavia, che si è rivelato una base azzeccatissima. Un luogo completamente immerso nel verde, dove abbiamo pranzato, ballato e abbiamo giocato a calcio e a basket, prima di visitare la Certosa. Dobbiamo un grande GRAZIE a Don Davide e ai volontari/e Gabriella, Alessandro, Chiara, Michela, Daniela, Giulio, Giulia per la loro cortesia. Siamo tornati alle 18 con l’arcobaleno e questo vorrà pur dire qualcosa 😉. Il viaggio del Gabbiano riprenderà sabato in via Ceriani, con volontari ancora più determinati e consapevoli.