Il tema del volontariato giovanile è molto ampio e per questo motivo proseguiremo il nostro discorso sul tema. Parlando di giovani non possiamo fare a meno di parlare della scuola: senza certamente voler entrare in valutazioni di natura politica, interessa in questa sede considerare solo le modifiche orientate a promuovere e consolidare il senso di responsabilità e solidarietà negli adolescenti, al fine di far maturare in loro lo spirito di partecipazione alla comunità. L’esempio lampante di questo nuovo orientamento nella scuola è l’inserimento della materia scolastica “Educazione alla Costituzione e alla cittadinanza”, il cui programma di insegnamento comprende lo studio dei principi costituzionali, l’educazione ambientale, l’educazione alla salute e l’educazione stradale.
Ricordiamo anche che, da qualche anno, sono previsti “crediti formativi” (voti extra) per le attività di volontariato svolte dagli studenti. Alcuni esempi di queste attività sono state presentate dai ragazzi durante l’incontro: “Che miti… questi giovani”, organizzato dal Ciessevi (Centro Servizi per il Volontariato), a cui l’associazione “Il Gabbiano” ha partecipato.
Le attività spaziavano dagli interventi di tipo ambientale a quelli di tipo sociale. Un gruppo di studenti si è impegnato a bonificare le sponde del Parco Nord, estirpando le piante dannose e piantandone di nuove, precedentemente coltivate nel vivaio del carcere San Vittore. Un gruppo di ragazzi stranieri, arrivati da poco in Italia e con gravi problemi di integrazione, è stato coinvolto in attività di volontariato con ragazzi disabili. Questa esperienza ha permesso ad entrambe le parti di sentirsi utili e gratificate, poiché i ragazzi con disabilità hanno aiutato i ragazzi stranieri a migliorare il loro italiano e i ragazzi stranieri hanno avuto la possibilità di sentirsi accolti, accettati e più sicuri di sé nell’affrontare le difficoltà quotidiane.
Tuttavia, come sappiamo dai video scaricati su Youtube, la scuola non sempre offre studenti modello. All’incontro è, infatti, intervenuto anche un ragazzo che si è trovato a fare volontariato per non rischiare la bocciatura a causa di un 5 in condotta. All’inizio racconta che era molto arrabbiato per il fatto che dovesse stare con persone con disabilità intellettiva. Questa sensazione si è però subito trasformata in un sentimento di stima per questi ragazzi. Lui stesso dice: “Non mi spiegavo come riuscissero a fare tante cose… mi sono sembrati più bravi e intelligenti di tante persone senza problemi e per l’impegno che mettevano nel seguire le attività scolastiche mi sono sembrati più capaci anche di me e dei miei compagni”. Come per gli altri studenti, anche per lui, l’esperienza di volontariato è stata molto intensa. I ragazzi si sono messi in gioco in prima persona, hanno dovuto mantenere un impegno e sono stati coinvolti in attività lontane dalla loro quotidianità; ma per tutti quanti questa esperienza è stata molto gratificante, e ha permesso loro di misurarsi in nuove sfide grazie alle quali hanno imparato a conoscere meglio sia loro stessi che il mondo e le persone che li circondano.
Laura Faraone
Chi fosse interessato al volontariato può rivolgersi all’associazione Il Gabbiano – Noi come gli altri in via Ceriani, 3.
Oppure può contattare il Centro Ascolto dell’Associazione (Tel. 02 48911230 – Orario: da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13).