Le nuvole non si sono del tutto diradate, in questo 2022, ma un po’ di cielo sereno, finalmente, l’abbiamo rivisto. L’inizio della ritirata delle nuvole ha una data precisa: 5 febbraio. Quello è stato il primo sabato pomeriggio in cui abbiamo riaperto per le nostre attività del tempo libero, dopo tanto tempo in cui ci siamo limitati a videochiamate e a uno o due incontri primaverili “spot”, nel cortile e rigorosamente “mascherati”. Dal 5 febbraio, invece abbiamo ripreso a vederci regolarmente… sia pur in forma ridottissima. Sette, otto dei “nostri” e cinque o sei volontari alla volta, non di più. Il laboratorio teatrale con Patrizia e Livia, dedicato alle emozioni, è stato diviso in due sabati: uno solo per gli inquilini di Casa Teresa Bonfiglio, l’altro per gli altri attori con disabilità. E a giugno c’è anche stata la doppia performance, nel cortile di via Ceriani. Bello ripartire, ma chi ha respirato i sabati con settanta persone nella Sala Azzurra, beh, qualche differenza la notava… Le cose sono decisamente migliorate da ottobre, quando abbiamo spostato l’asticella a un massimo di trenta persone, dieci dei quali volontari.
Il 2022 è stato l’anno in cui abbiamo lanciato “Il Filo invisibile”, le interviste on line in cui abbiamo provato a indagare il rapporto che i ragazzi (15/25 anni) hanno con la solidarietà e il volontariato. A fine aprile abbiamo portato quell’indagine al Forum delle Politiche Sociali del Comune di Milano, ma quel progetto, tuttora fruibile su www.gabbiano.org, avrà presto un ulteriore sviluppo. Del resto, sito e social hanno avuto e un ruolo perché hanno permesso di tenere “viva” l’associazione anche quando le attività erano ridotte. Oggi consentono di far “uscire” da via Ceriani la nostra identità. Non si tratta di una visibilità fine a se stessa, alla quale nessuno di noi è interessato, ma è il racconto di come questo gruppo continui da anni a trovare la voglia di incontrarsi e di come possa farlo grazie anche al sostegno che Baggio (e non solo) gli ha fatto sempre sentire. Ogni tanto qualcuno ci lascia. Nel 2022 Ester, la mamma di Betty, pochi giorni fa Lidia, la mamma di Roberto, e poi Cristina, una storica presenza. Qualcuno invecchia, però resiste, come Elvio, inarrivabile, che ha compiuto 50 anni a maggio e ora vive al Don Orione. Qualcuno invece arriva, come Benedetta e Stefano, come Giorgio e come Mario, nuovi ragazzi del sabato che si sono avvicinati al Gabbiano. E poi sono arrivati anche nuovi volontari e c’è anche chi dà la sua disponibilità nei giorni feriali, per gli accompagnamenti alle visite delle persone in difficoltà o per dare una mano nei lavori manuali.
Insomma, il 2022 è stato un anno di ripartenze e di conferme: siamo tornati in pista con la Sagra di Baggio, riuscitissima. Nonostante le classiche difficoltà di una start up (più la pandemia, altra cosina da poco…) Casa Teresa Bonfiglio ha consolidato la sua attività e ora viaggia a pieno regime con tutti i posti occupati. E il 2022 è stato l’anno del ritorno in piazza Sant’Apollinare. Non con il previsto CDD, ma con un CSE (un servizio per persone con disabilità più lieve) che sarà gestito per due anni dai nostri partner della cooperativa Equa. Compatibilmente con un’attualità pressante, siamo già al lavoro per preparare la strada alla stagione 2024/25 quando quegli spazi saranno pienamente disponibili dall’associazione, che oggi può comunque usarli dopo le 16.