Nel mese di giugno si è concluso il progetto promosso dall’Associazione Il Gabbiano dal titolo “Autonomia IN famiglia – autonomia DALLA famiglia”, che ha ricevuto il finanziamento della Regione Lombardia – Asl Milano. Il progetto nasce dall’esigenza di promuovere, rafforzare e sostenere le funzioni genitoriali dei familiari di persone con disabilità. Per tale ragione il progetto è stato articolato in due percorsi paralleli:
– Il gruppo di sostegno rivolto ai familiari che già da due anni si incontrano una volta al mese per confrontarsi sulle tematiche del “dopo di noi”, cioè della vita adulta e indipendente della persona disabile al di fuori della famiglia;
– Il percorso del sabato mattina “workshop & laboratorio all’autonomia”, articolato in 6 incontri mensili durante i quali le figure genitoriali hanno esplorato alcuni aspetti dell’autonomia, attraverso attività più pratiche e interattive svolte congiuntamente coi propri figli (o fratelli) con disabilità e volte a promuovere le autonomie possibili già all’interno dell’ambito familiare.
Durante gli incontri congiunti figli-genitori entrambe le parti sono state messe nella condizione di sperimentare attività e situazioni nuove, stimolando così l’emergere di modalità comunicative e relazionali più efficaci. Per esempio alcuni familiari sono stati molto sorpresi nello scoprire il desiderio del figlio di invitare un amico a casa – desiderio che diventa espressione della capacità di sentirsi in grado di compiere delle scelte e di impegnarsi in attività che nascono dalla proprio volontà e che non sono state imposte dalla volontà altrui.
Questo progetto ha voluto quindi stimolare nei genitori un nuovo modo di porsi nei confronti del proprio familiare disabile in funzione delle autonomie possibili. Per la persona disabile autonomia può voler dire anche semplicemente esprimere delle preferenze, scegliere di fare una cosa piuttosto che un’altra. Ancor prima di pensare di andare a vivere “da soli”, o comunque al di fuori della famiglia di origine, l’obiettivo del percorso è stato quello di promuovere le competenze genitoriali affinché l’autonomia possa essere un “esercizio” da praticare anche in casa, nell’ambito delle proprie relazioni famigliari.
La realizzazione di questo importante e complesso percorso è stata possibile anche grazie alla partecipazione spontanea ed attiva dei volontari dell’Associazione Il Gabbiano, che hanno offerto un punto di prospettiva esterno e neutro, consentendo così di modulare le attività e gli interventi secondo una logica il più possibile vicina alla “normalità” e al “senso comune”. Spesso, infatti, la persona con disabilità vive una quotidianità, seppur ricca di stimoli e affetti, lontana dalla “normalità” e limitata ai luoghi dedicati alla disabilità. Alle volte anche un semplice scambio di saluti può essere difficoltoso e spesso i genitori esprimono la tendenza a sostituirsi al figlio quando per esempio un vicino chiede “come stai?” e il figlio tarda a rispondere. Per tale ragione anche una semplice conversazione con un volontario diventa un’opportunità di contatto con una realtà esterna, che non vuole educare, contenere o nascondere la disabilità, ma che vuole, senza pretese, condividere un piccolo pezzo di esperienza insieme.
Il contributo dei volontari è stato, pertanto, fondamentale per la buona riuscita di questo progetto. Ricordiamo che l’Associazione è sempre aperta ad accogliere nuovi volontari, che con il loro supporto contribuiscono alla realizzazione di interventi sempre più orientati alla reale inclusione sociale della persona con disabilità.
Nel mese di ottobre l’Associazione Il Gabbiano promuoverà un percorso di formazione per i volontari, aperto a tutti coloro fossero interessati a conoscere il mondo della disabilità e del volontariato.
(Laura Faraone)
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