Le immagini pescate a caso, tra le mille in archivio, servono a ricordarci la direzione. Ci sono anche le sfilate a una CTB ancora in costruzione. La nostra “normalità” è fatta di socialità, figuriamoci a Carnevale. Adesso che il virus ci ha rubato la possibilità di condividere quei momenti, però non ci abbattiamo. O meglio, un po’ di nostalgia viene rivedendo le foto e ripensando alla “vestizione” al Centro Ascolto (la tunica bianca di Elvio con il “delicato” fiasco di vino disegnato davanti… Ma dài, possibile che non ci sia un primo piano? L’ha messa per vent’anni!), ma al Gabbiano non siamo gente che si piange troppo addosso. Quindi ci siamo chiesti: come si può celebrare, qui e oggi, date le condizioni, il Carnevale? E abbiamo chiesto ai nostri amici, quelli che ne avevano voglia, di farci bel disegno, di ritagliare una maschera, di scrivere una poesia, insomma di farsi sentire in qualche modo per ritrovarsi, giocoforza, almeno sul web. Qualcuno l’ha fatto da casa, qualcuno dalla comunità alloggio di via Ceriani, qualcuno da Casa Teresa Bonfiglio. Quindi grazie agli operatori della coop Gabbiano Servizi e a quelli di CTB per il prezioso contributo. Giusto uno sguardo alle foto… e poi via al Carnevale 2021 del Gabbiano!

Ed ecco le opere dei nostri amici

CARNEVALE *

CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE:

CARNEVALE E’ ARRIVATO, SONO MOLTO EMOZIONATO.

LA GENTE SI TRAVESTE

SI MASCHERA E SI DIPINGE DI TUTTI I COLORI.

CHIACCHIERE E TORTELLI

SI MANGIANO IN UN BALENO.

LA GENTE SI DIVERTE

ALLEGRA E SCHIETTA.

CORIANDOLI E STELLE FILANTI SI LANCIANO PER STRADA

E COLORANO LA GENTE.

SI FA NOTTE FONDA

PER L’ALLEGRIA, PER LA GIOIA DI GIORNO FELICE E FESTOSO.

TUTTI SON CONTENTI.

MA QUEST’ANNO NON SI FA NIENTE,

CHE PECCATO!

ATTENDIAMO ANCORA UN ANNO

PER UNA FESTA IN ALLEGRIA E COMPAGNIA.

* poesia scritta da Daniele, Licia e Roberta, ospiti della comunità alloggio di via Ceriani. Bravissimi!

* * *

Il vestito di Arlecchino

Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un’altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.

Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano,
qualche macchia di vino toscano.

Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.

Disse allora Balanzone,
bolognese e dottorone:
“Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene il mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l’altro bolletta”.

Vi piace la filastrocca di Gianni Rodari scelta da Ornella?

Brilla l’amicizia
se i nostri cuori
sono uniti.
(La poesia di Daniela Balocco)

Carnevale a Casa Teresa Bonfiglio… al lavoro per creare le maschere!

* * *

Massimo poeta ballerino…

* * *

Il disegno di Alfredo, volontario