LINEA A CLAUDIO, MASSIMO E TINO, IN BICI PER REGALARE UN PULLMINO A CTB:
Forse è meglio che vi spieghiamo una cosa. Tutti pensate che l’eroismo sia nel pedalare e in effetti sulle salite facciamo cose che anche Superman sarebbe in difficoltà. Ma l’eroismo sta da un’altra parte. La mattina ci si sveglia solitamente in stanze anguste nelle quali oltre ai nostri corpi ingombranti ci sono 11 dico 11 borse in giro. Di solito nella stanza viene anche steso un lungo filo che fa due o tre passaggi sopra i letti al quale viene stesa la biancheria i pantaloncini le magliette le calze lavate la sera prima.
Io sono stato nel Bazar di Istanbul E vi assicuro che in confronto lì regnava l’ordine. In questo scenario, in cui le 11 borse sono state in gran parte svuotate e la roba gettata per ogni dove, inizia la nostra giornata. In qualche caso, se c’è l’uso cucina, ci facciamo anche la colazione. Solitamente il pavimento è molto scivoloso perché la roba stesa ha gocciolato tutta la notte. Finora siamo riusciti a non romperci l’osso del collo. È in questo scenario, infatti, che rischiamo la vita, non sulle strade costiere. Potete a questo punto forse immaginare cosa voglia dire alzarsi, vestirsi, fare toeletta, trovare le proprie cose, metterle nelle borse giuste, fare in modo che le borse che ieri si chiudevano si chiudano ancora, fissarle sulle bici, cosa tutt’altro che semplice, e, finalmente, partire. Diciamo che sono passate due ore colazione esclusa?
La sera non è molto diverso: arriviamo, prendiamo possesso del nostro alloggio bello o brutto che sia non prima di aver assicurato adeguata sistemazione alle bici. Poi doccia preceduta dalle dispute per chi la fa per primo, bucato, stendimento del bucato stesso, sistemazione dei letti, un minimo di aggiustamento delle nostre persone diversamente impresentabili, e al fine, ormai stremati, cucinarci qualcosa che viene solitamente divorata qualunque cosa sia.
Non sto esagerando e non esagero se vi dico che queste operazioni portano via mediamente 4 ore al giorno. A questo punto della narrazione, quanti di voi sono commossi ed ammirati, possono decidere di raddoppiare il loro contributo. Grazie.
Vi ho tediato per cui sarò breve sulla giornata di oggi. Oggi era la giornata dedicata al riposo, ma abbiamo preferito procedere di pochi chilometri (57) per ottenere lo stesso scopo, cioè non affaticarci troppo. Bello: prima di Tolone e dopo Tolone piste ciclabili belle e piacevoli. Un caffè. Poi riprendiamo la strada che ci condurrà all’Ibis hotel di Saint Cyr Sur Mer (frazione di La Ciotat) e ci fermiamo a mangiare a Sanary sur Mer, al solito baracchino in mezzo a un immenso e bellissimo mercato. Mentre mangiamo nasce una discussione in cui ci rifacciamo i rispettivi difetti. Alla fine conveniamo che ciascuno cercherà di controllare il suo peggiore: in particolare, io devo piantarla di fare il comandino, Tino deve smetterla di farsi servire, e Massimo deve decisamente dimagrire. Sulla strada di Bandol ci imbattiamo in una delle peggiori salite incontrate fin qui. Un’ora a sudare come dei matti con i rapporti più leggeri di cui disponiamo. A questo punto chi si commuove un’altra volta, può di nuovo raddoppiare il contributo. A compensarsi dopo una bellissima è lunga discesa che ovviamente in 3 minuti e bell’e terminata.
Alle 3 siamo a Saint Cyr, ma fino alle 5 non c’è la reception.
Ora sono le 19:30. La lunga procedura serale di cui vi ho detto si è conclusa. La stanza è una piscina in cui pattinare pericolosamente con le ciabatte, sormontata da una rete di fili per stendere pieni di roba gocciolante. Ma questo è il nostro giorno di riposo per cui stasera non si cucina, non si mangia il panino, ma si esce a cena. Ammesso di trovare una bettola abbastanza schifosa da potercela permettere.
Baggio – Gibilterra sono circa 2500 km. Scegliendo di contribuire con un centesimo a km, ad esempio, si doneranno, a meta raggiunta, 25 euro per l’acquisto del pullmino per Casa Teresa Bonfiglio. Con 2 centesimi il contributo diventa di 50 euro, 10 centesimi significheranno 250 euro all’arrivo e così via. Chi vorrà potrà contribuire con un bonifico all’Iban IT44J0306909606100000117955, (Associazione Il Gabbiano – Noi come gli altri) o sul sito a https://www.gabbiano.org/donazioni/ Non dimenticate la causale: #pedalareperunpullmino |