LINEA A CLAUDIO E MASSIMO, IN BICI PER REGALARE UN PULLMINO A CTB:
Questa non è di oggi, ma di due giorni fa e mi sono dimenticato di annotarla. Telefonata di Mariangela: “Massimo come stai oggi?”
Massimo: “No dai, mi sembra di andare abbastanza bene”.
E Mariangela: “Bene. Guai a te se lasci Claudio da solo”.
Solo per questa affermazione e anche se con 2 giorni di ritardo, Mariangela per me tu sei L’Angelo del giorno.
Aggiudicato.
Vabbè. Qui i km percorsi e da percorrere sono una cosa che prendiamo molto sul serio. Fare 10 km oggi o farli ieri, sono due cose diverse. Dipende da come stai, di che umore sei, se ti aspetti molte salite o meno. Così abbiamo trovato un modo abbastanza incoraggiante di contarli. Ci siamo abituati a contare i km nel modo più incoraggiante possibile.
Se per esempio mancano 20 km all’arrivo ci diciamo: “E’ come andare da casa in Sormani a ritirare un libro e tornare a casa. Se ne mancano 40 km è come tornare a casa, accorgersi che dovevi ritirare un altro libro per tua moglie e così tornare a prenderlo. Se invece mancano 5 km è come andare a Cusago, veramente poca cosa; ed è così che ci consoliamo noi poveri babbei.
Stiamo pedalando sulla N340. Sono ore che pedaliamo sulla N340, forse giorni, mesi o anni. È tutta diritta, tutta sotto il sole, non finisce mai. Laggiù vedo Massimo, lontano almeno un km e mi vien voglia di avere un fucile di precisione per sparargli alle gomme. Questi sono i pensieri che ti vengono sulla N340. Il fatto che lui sia già là, in cima alla salita, provoca moti d’invidia ed odio incredibili. Tu te la devi fate ancora tutta e sembra bella tosta. La N340 non ha pietà dei ciclisti. Ogni 1000 metri la N340 informa su quanto manca alla sua misteriosa origine. 1022 km, 1021, 1019, 1018; tutta dritta avanti così per sempre, ce n’è da uscirne pazzi.
La N340 è alienazione allo stato puro. Ma non è finita. Prima di Castello la strada prende a salire diritta è costante. Fa un caldo bestia e, naturalmente il litro nelle borracce, il litro di succo e il litro e mezzo di acqua minerale sono finiti. Mi aspetto da un momento all’altro di vedere Dante da qualche parte per chiedergli che girone sia questo. Non mi ricordo ne abbia parlato Nella Divina Commedia. O nel Trecento non avevano ancora costruito la N340 o il nostro sommo si è dimenticato di citarla. I pensieri allucinatori si susseguono cupi.
Ritengo comunque che la N340 sia il girone cui sono condannati i babbei che si credevano Iron Men da vivi
Le soste aumentano, sono sempre più frequenti. Puntiamo a superare Castillon de la Plana, per portarci avanti in vista del salto di domani su Valencia, ma le uscite dalla N340 sono ogni 10, 15 km. Ci sei prigioniero. Proviamo comunque a superare Castillon de la Plana. Ora mi fa anche male po’ la sciatica, per simpatia con lui, dice Massimo, perchè abbiamo tirato manco fossimo a un inseguimento a squadre. Sì, perchè un altro effetto delle strade brutte è che tendi a tirare per lasciatele alle spalle il prima possibile. Alle 5, ci fermiamo un’altra volta. Basta, dobbiamo uscire di qui. Concordiamo. Sullo svincolo procediamo ormai a 5 kmh. Una tartaruga annoiata ci basterebbe senza difficoltà. Inizia la discesa dallo svincolo, ci lasciamo trasportare per inerzia ed entriamo nella città universitaria (curiosamente tutta cintata).
Troviamo una panchina di fianco ad un campo di calcio dove baldi giovani fanno esercizi impossibili. Non li vediamo neanche. Siamo allucinati. Massimo guarda booking. Scegliamo il più vicino, sta a 2 km da lì. Non ci interessa cosa costa, dobbiamo fermarci. Dopo 89 km, più morti che vivi, arriviamo in hotel. Ci costa un po’, ma non ce ne frega niente. Facciamo la doccia e siamo subito distesi sul letto. Non se se mi alzerò più da qui.
Baggio – Gibilterra sono circa 2500 km. Scegliendo di contribuire con un centesimo a km, ad esempio, si doneranno, a meta raggiunta, 25 euro per l’acquisto del pullmino per Casa Teresa Bonfiglio. Con 2 centesimi il contributo diventa di 50 euro, 10 centesimi significheranno 250 euro all’arrivo e così via. Chi vorrà potrà contribuire con un bonifico all’Iban IT44J0306909606100000117955, (Associazione Il Gabbiano – Noi come gli altri) o sul sito a https://www.gabbiano.org/donazioni/ Non dimenticate la causale: #pedalareperunpullmino |