LINEA A CLAUDIO, MASSIMO E TINO, IN BICI PER REGALARE UN PULLMINO A CTB:
Anche stamattina comincio il dettato a wa mentre si pedala coraggiosamente (qui in Francia tutti, quando parti, tutti ti dicono ‘bon courage!” ) verso i Pirenei. La nota penosa di oggi e che i Pirenei arrivano fino al mare e non ce n’è, bisogna scavalcarli, aggirarli non si può. Sveglia alle 7.30; sole splendido, cielo terso, aria fresca, mare bellissimo. Alle 8 colazione più che sufficiente, poi riunione in camera ad aggiustare camere d’aria. Risultato: partenza alle 10:30.
Dopo pochi chilometri siamo su una bella ciclabile costiera e Google Maps, per l’ennesima volta, impazzisce e ci trascina su una sterrata piena di grossi sassi. Con testarda fiducia in Google Maps tiriamo avanti, anche spingendo le bici a mano, fino a quando non ci si para davanti un guado pieno di fango. Impossibile proseguire. Torniamo sui nostri passi e così, anche oggi, come ormai tutti i giorni, abbiamo buttato 4 o 5 km al vento. Chi legge penserà che siamo diabolici, perché vogliamo soffiarvi qualche centesimo in più di donazione aggiungendo km inutili. Magari fosse così! Siamo soltanto dei cialtroni deficienti che nè con le cartine nè con Google c’è verso trovino la via. Quando finalmente riusciamo a lasciare Argelès s.m. ed abbiamo Boulou nel mirino, ci permettiamo una sosta a St.Genis de Fontaines dove ordiniamo un kebab ad un omone con la barba bianca: il kebab più buono del mondo. L’omone, dopo averci augurato “bon courage”, ci indica ancora una volta la retta via; dovrebbe essere tutta la ciclabile fino al confine. Lo splendido kebab, in realtà farcito da molte forse troppe cipolle, non favorirà del tutto l’ascesa ai Pirenei.
Bella ciclabile su e giù fino alle prime pendici dei Pirenei. Ma la cipolla pesta e ci fermiamo in mezzo alla campagna per preparaci un caffè decaffeinato con il nostro fornellino. Charlie sostiene si senta la puzza di gas a 50 mt di distanza quando pedaliamo. Charlie esagera. Intanto che il caffè bolle, loro prenotano qualche improbabile alberghetto a Figueras. E così ci togliamo il pensiero. Non vi fregherà niente, ma a furia di alberghi così così e di pranzi al sacco on the road, ad oggi abbiamo speso a testa 45 euro/die, comprensivi di mangiare, bere, dormire oltre a spropositate quantità di orangina e lemonade. Finalmente la strada prende a salire regolare, ed alle 16, puntualissimi, siamo al confine spagnolo.
Foto ricordo e Charlie si intorcina e cade all’indietro da fermo. Botta in testa e botta sulla schiena. Ma dove li ho trovati questi due?
Ed ecco, entriamo in Spagna. Con tutta la fatica che ho fatto per farmi accettare all’Accademia di Francia grazie al mio francese ormai perfetto, varcato il confine capisco che tutto è stato inutile. Ora si passa allo spagnolo e in spagnolo l’unica cosa che so dire è “vamos amigos”, utile in teoria per stimolare i miei due pigri compagni, ma in realtà inefficace perchè quelli non li stimoli manco in italiano. In Francia l’inglese non lo masticano nemmeno nelle reception degli alberghi, forti del fatto che in tutta Europa a scuola si studia il francese; speriamo che almeno in Spagna vada meglio e ci si possa intendere. Ecco però subito gli inconvenienti: gran traffico, dopo il confine e addio piste ciclabili, vanto di Francia. Puntiamo su Figueras dove arriviamo per le 18. Mai stati così puntuali. I miei soci, come quei tedeschi grulli che appena arrivano in Italia si buttano nella prima pizzeria che incontrano, ah la pizza italiana!, i miei soci fanno i capricci che vogliono subito la paella.
E va beh, per questa volta facciamo i grulli pure noi.
Come non detto. La paella era fantastica e, nel caso leggano anche i bambini, non vi dico con quanta sangria l’abbiamo innaffiata. Buonanotte.
Baggio – Gibilterra sono circa 2500 km. Scegliendo di contribuire con un centesimo a km, ad esempio, si doneranno, a meta raggiunta, 25 euro per l’acquisto del pullmino per Casa Teresa Bonfiglio. Con 2 centesimi il contributo diventa di 50 euro, 10 centesimi significheranno 250 euro all’arrivo e così via. Chi vorrà potrà contribuire con un bonifico all’Iban IT44J0306909606100000117955, (Associazione Il Gabbiano – Noi come gli altri) o sul sito a https://www.gabbiano.org/donazioni/ Non dimenticate la causale: #pedalareperunpullmino |