LINEA A CLAUDIO, MASSIMO E TINO, IN BICI PER REGALARE UN PULLMINO A CTB:
Inizio a dettare a wa di mattino, mentre pedaliamo, per evitare di tirare mezzanotte come tutte le sere. Siamo ripartiti dallo splendido b&b di Florence puntuali alle 10, ma, giusto appena fuori dal cancello, Massimo si accorge di aver bucato; diffidate degli pneumatici anti foratura che monta Massimo. Per una volta che eravamo abbastanza in orario, ecco 20 minuti belli buttati. Sostituita la camera d’aria, eccoci di nuovo in strada, di nuovo in ritardo. Alzaia splendida, risaie e canali ma le zanzare sono miliardi e miliardi e mentre pedalo ne mangio alcune: niente di che. Oggi non c”è vento, il Mistral, come da tradizione, è durato 3 giorni e oggi, che s’andava verso sud e quindi ci avrebbe finalmente spinto, oggi ha chiuso bottega.
Strade piatte, sulle alzaie che costeggiano canali e stagni.
Quando riprendiamo la dipartimentale mancano pochissimi km alla storica meta dei 1000 km percorsi.
Al km 1000 meno 2 Massimo fora per la seconda volta. Questa volta l’anteriore. Decidiamo di ripararla. Fuori attrezzi, pezze, mastice, tutto l’ambaradan insomma e la ruota è rimontato. Al km 1000 ci fermiamo: film, foto, cartello, champagne (per finta) e ci accorgiamo che la riparazione non ha tenuto. Così al km 1000 esatto, per la terza volta in una mattina, cambiamo la gomma a Charlie. Ormai viaggiamo con un ritardo da Freccia Rossa.
Arriviamo a Port la Nouvelle giusto per l’ora di pranzo. Una fila di baracchini e ristorantini stile Bangkok tutt’intorno al canale offrono cozze, cocchiages e ostriche. Molto caratteristico ed invitante, ma tutto è rigorosamente crudo, ovviamente, comprese le cozze cui Tino tanto anelava al punto da girare salmodiando “mules, mules, mules” facendosi guardar male da quanti già le stavano gustando seduti ai loro tavolini. Ma crude non le vuole, così, dopo averlo convinto che lì molluschi in qualunque modo cotti non ne avrebbe trovati, ripartiamo alla ricerca di un supermarket dove fare la spesa. Troveremo il supermarket 20 km dopo e solo alle 15:30 quindi potremo sfamarci con tabulè e insalata french dressed nel posteggio della Lidl.
Questa storia che si pranza sempre alle 4pm non va punto bene.
Prima di lasciare l’assolato posteggio c’è il solito rito della ricerca del posto per dormire: un’ora a scartabellare coi telefonini su Booking.com fino a definire una meta non troppo lontana (ancora 30 km circa) in quel di Saint Cypriane, ad un tiro di schioppo dalla Spagna.
Ci arriviamo alle 19, confermando che proprio non siamo buoni di partir presto e presto arrivare.
Bagno in mare e poi ci prepariamo in camera una splendida cena che poi consumeremo sul balcone della nostra camera tra i molti panni stesi. Pappa col pomodoro, Blue de Bresse e Camambert in tutto innaffiato da una bottiglia di Saint-Emilion.
Dimentichiamoci le forature che domani ci attende la Spagna.
Baggio – Gibilterra sono circa 2500 km. Scegliendo di contribuire con un centesimo a km, ad esempio, si doneranno, a meta raggiunta, 25 euro per l’acquisto del pullmino per Casa Teresa Bonfiglio. Con 2 centesimi il contributo diventa di 50 euro, 10 centesimi significheranno 250 euro all’arrivo e così via. Chi vorrà potrà contribuire con un bonifico all’Iban IT44J0306909606100000117955, (Associazione Il Gabbiano – Noi come gli altri) o sul sito a https://www.gabbiano.org/donazioni/ Non dimenticate la causale: #pedalareperunpullmino |