Abbiamo parlato molte volte del dopo di noi e del diritto all’autonomia per le persone disabili. Autonomia che si deve concretizzare in una vita materiale con possibilità normali di relazioni, di tempo libero e di naturale espressione delle proprie capacità umane. Insomma un diritto di cittadinanza attiva pieno.
Purtroppo tra l’affermazione di un diritto e la sua realizzazione vi è spesso una grande distanza. Per le persone disabili, fragili, questa realizzazione dell’autonomia è di norma ostacolata principalmente da tre fattori.
La resistenza delle famiglie a staccarsi anche temporaneamente dai propri cari, le difficoltà economiche che un percorso di vita autonoma comporta, l’esistenza di un contesto sociale ed umano che favorisca ed accompagni l’inserimento della persona fragile. Il superamento anche in parte di uno o più di questi fattori può rimuovere anche gli altri.
Attualmente sono in corso, proprio nella nostra Zona 7, due progetti di housing sociale che vanno in questa direzione. Sono progetti che per finalità, ma anche per dimensioni sotto il profilo quantitativo, possono rispondere in concreto ai bisogni esistenti.
Il primo, denominato “Cenni di cambiamento” è stato appena realizzato in via Cenni (zona via Novara). Il secondo, denominato “Borgo sostenibile”, è in via di completamento a Figino. Entrambi, promossi dalla Fondazione Cariplo e dalla Fondazione Housing Sociale, si propongono di “dar vita ad una comunità sostenibile, che sia in grado di mantenere vivi gli spazi comuni e di attivare i servizi destinati alla socializzazione ed al tempo libero”.
Inoltre, in virtù della vocazione sociale e sperimentale, è anche prevista l’assegnazione a organizzazioni no profit, che gestiscono servizi di tipo residenziale, di una quota degli alloggi. La quota oltre a persone disabili sarà destinata ad anziani, giovani coppie, donne in difficoltà, che con una partecipazione attiva di vicinato ed uno spirito di comunità superino gli elementi di fragilità.
Sono stati assegnati 16 alloggi in via Cenni e ne sono indicati nel bando 35 su 323 a Figino. Sono previsti tre meccanismi di assegnazione: in locazione, in locazione con patto di futura vendita (proprietà superficiaria) ed in cessione (proprietà superficiaria). Le agevolazioni per gli enti no profit sono date dai canoni di locazione e dai prezzi di vendita inferiori alle attuali quotazioni di mercato. Vi è inoltre un contributo a fondo perduto della Fondazione Cariplo fino al 40 % del costo totale. E’ previsto poi un percorso preliminare di coprogettazione con gli enti no profit acquirenti, che ottimizzi gli aspetti sociali e dimostri la condivisione dei contenuti sperimentali del progetto e l’integrazione con il percorso di costruzione partecipato della comunità.
Da quanto accennato, si vede che le realizzazioni sono di carattere sperimentale. Questo non deve spaventare ma spingerci a contribuire alla loro riuscita, per estendere in futuro questa linea di tendenza.
Infatti l’ Associazione Il Gabbiano Noi come gli Altri, dopo aver realizzato il complesso edilizio a Baggio in via Ceriani 3, intende partecipare al bando indetto dalla Fondazione Cariplo. Il fine è quello di ottenere un appartamento di pezzatura adeguata e realizzare una minicomunità alloggio per persone con disabilità in un contesto quindi di forte inclusione sociale e comunitaria.
(Nello Dragonetti)