Grazie a Baggio e alla sua gente (ma non solo), la Comunità Alloggio è ormai cosa certa. Possiamo dire che, pur mancando ancora contributi economici per ultimarla, si sta faticosamente vedendo il traguardo finale. Proprio per questo abbiamo pensato che l’Arch. Giuseppe Garletti, progettista e direttore dei lavori, fosse la persona più indicata per riferire questo percorso che ci ha portato, dopo aver ottenuto mediante bando del Comune di Milano la destinazione degli spazi di via Don Gervasini 1, al traguardo finale. Questa realtà ormai certa la vogliamo dedicare a Baggio, dove siamo nati come Associazione 32 anni fa, e alla nostra decana Teresa Bonfiglio che purtroppo all’inizio del 2018 è mancata. Pensiamo alla comunità come segno positivo e distintivo delle tante attività di volontariato che operano nel nostro territorio e nell’ambito della ormai prossima Sagra di Baggio.
Presto l’inaugurazione della Comunità a cui tutti sarete invitati a presenziare: vi aspettiamo fin da ora con affetto!!
Giacomo Marinini
Comunità Alloggio Casa Teresa Bonfiglio
di Giuseppe Garletti
Avendo a disposizione una porzione immobiliare originariamente realizzata per essere adibita a piccolo supermercato si doveva procedere con la sua trasformazione in un centro di accoglienza per disabili che comprendesse: una casa alloggio con dieci posti letto.
I lavori sono cominciati nel mese di marzo dell’anno 2017.
Partendo dal completo svuotamento dell’ambiente tramite rimozioni e demolizioni di ogni sua parte (vetrine, controsoffitti, impianti, partizioni esterne ed interne), il progetto rimaneva condizionato dalla conformazione planimetrica ed architettonica, dalla presenza della struttura portante dell’edificio di cui è parte e dalla distribuzione delle colonne degli impianti condominiali esistenti; questi ultimi hanno costituito il punto di maggiore vincolo progettuale e complessità realizzativa. La nuova struttura necessitava di nove bagni con i relativi carichi, scarichi, accumulo acqua calda sanitaria ecc, il tutto derivato ed allacciato alle tubature esistenti nell’edificio. I lavori realizzati hanno compreso la creazione di tavolati interni per la nuova distribuzione degli spazi (camere da letto per gli ospiti e per il personale operante, ufficio, zona soggiorno, cucina, servizi); la modifica delle facciate per la creazione di finestre in sostituzione delle vetrine esistenti verso strada e delle partizioni in vetro cemento verso cortile; la dotazione degli impianti di riscaldamento, condizionamento, idrico-sanitario, elettrico, telefonico, citofonico ed allarme.
Un ottimo risultato è stato ottenuto dal punto di vista energetico, con una piccola caldaia murale a gas sarà possibile riscaldare l’intera struttura di circa 400 mq. Nel corso dei mesi i lavori hanno avuto rallentamenti e accelerazioni dovuti al flusso economico delle uscite e delle entrate. Ogni volta che i soldi in cassa stavano per finire, per il timore di non potere onorare gli impegni verso i fornitori, si rallentavano i lavori. Grandi sono stati iniziativa e coraggio dell’Associazione nell’affrontare l’operazione avendo solo parte delle coperture economiche necessarie. La forza di volontà degli operatori e volontari è stata ogni volta premiata e si è potuti ripartire con nuove risorse. Con grande sorpresa ho appreso che dette risorse economiche non provenivano solo da enti istituzionali, istituti di credito, fondazioni, ma anche da privati cittadini di enorme generosità. Così si è potuti arrivare ad oggi con le opere quasi completamente ultimate. E’ in corso la posa di sanitari e rubinetterie. Con gli ultimi soldi raccolti si è potuto inoltre procedere all’ordine delle macchine dell’impianto di condizionamento (originariamente era prevista solo la predisposizione dell’impianto) e di un monta persone che collegherà i due piani presenti nella struttura (terreno e interrato).
La consegna è prevista per metà ottobre intendendo per consegna l’ultimazione dei lavori e l’ottenimento delle dichiarazioni di conformità degli impianti, collaudi e tutto quanto necessario per richiedere al Comune di Milano l’Autorizzazione al funzionamento. Nel frattempo si potrà procedere con l’arredo ed allestimento interno (arredi, lampade, tende, ecc.). Resterà in sospeso solo il monta persone la cui posa è prevista per gennaio 2019, opera non indispensabile all’avvio della struttura.
Vorrei tornare per un attimo all’inizio, quando mi è stato richiesto di abbozzare un progetto per una struttura per dieci posti letto e potere partecipare al bando comunale di assegnazione dello spazio, avevo pensato che l’impegno realizzativo fosse sproporzionato considerato l’ottenimento di soli dieci posti letto. Col tempo ho compreso che dietro a quei pochi posti letto c’erano le vite di dieci persone e altrettante famiglie che potevano trovare conforto. Adesso mi sembrano tantissimi. Sicuramente si tratta di un servizio che riqualifica urbanisticamente la zona.