Sarebbe facile postare solo belle notizie e bei sorrisi. Però non sarebbe vero. Accettiamo la tristezza, quando arriva (ne è arrivata in questo 2020), e poi andiamo avanti.
Anche Maurizia merita il nostro saluto.
Incastrava i mattoncini Lego uno sopra l’altro ed era una soddisfazione, per lei, essere l’architetto di quelle torri. E poi guai a chi le portava via il walkman, la musica le piaceva.
“Ma dov’è finito il walkman della Maurizia?”
Sarà stato dieci anni fa, forse quindici, ma sembra ieri.
Cose da sabati pomeriggio, che questo maledetto virus ci sta negando da febbraio. Non parlava, ma sapeva ascoltare. Quando era contenta, annuiva con grandi cenni del capo e strilli di felicità. Scendeva dal pullmino del Gabbiano, che andava a prenderla alla Sacra Famiglia, e le brillavano gli occhi. Stava bene con noi e noi lo stesso con lei. Qualche anno fa, alcuni volontari erano andati a trovarla durante un ricovero: tutti raccontavano quanto fosse contenta di quell’attenzione e come lo dimostrasse con forza attraverso sguardo e gesti. Una grande ricchezza disponibile a chi avesse il tempo e la voglia di scoprirla.
Ciao Maurizia
Questi tempi bruttissimi si sono portati via un pezzettino del Gabbiano. Oggi ci ha lasciato la nostra amica Maurizia. Maurizia viveva in Comunità ma passava con noi i suoi sabati, in amicizia. E si divertiva molto! Le piaceva la compagnia, eccome!
Maurizia non sapeva esprimersi a parole, ma capiva perfettamente e i suoi occhi, il suo sorriso e i suoi gesti dicevano tutto.
Quando qualcosa non le andava o era arrabbiata era impossibile non accorgersene, si accigliava e stringeva i pugni.
Quando era felice sfoderava un sorriso bellissimo e occhi brillanti, apriva le braccia e ti accoglieva.
Maurizia amava tante cose. Amava il lego, amava chiacchierare, amava ridere, amava commentare i “bei ragazzi”, amava la musica e più di tutto amava le gite e i pranzi alla Cava! Uscite che forse sapevano quasi di vacanza, di libertà e di fuga.
Oggi è vero perdiamo Maurizia e siamo rattristati, ma vale la pena essere tristi oggi per tutto quello che abbiamo guadagnato dall’amicizia di Maurizia.
E allora le mandiamo un grande abbraccio (che gli abbracci e le coccole le sono sempre piaciuti!) e siamo certi le farà piacere.