Nel 1985 a seguito della pastorale di Carlo Maria Martini ”Farsi Prossimo” si organizzarono nelle parrocchie del decanato il Gruppo H. Risposero all’appello, nella nostra parrocchia, un gruppo di donne tra le quali Teresa Bonfiglio. Il giornale Il Diciotto mi incaricò di scrivere un articolo su questo gruppo nascente e quindi mi presentai un sabato pomeriggio, in piazza S. Apollinare 1, per un’intervista. Quando mi affacciai sulla porta, rimasi colpito da tante persone presenti e quindi rimasi fermo e muto. Mi vennero incontro due gemelle sorridenti con la Sindrome di Down, mi presero per mano, una da una parte e una dall’altra. La prima mi chiese: ”Come ti chiami?” e la seconda accarezzandomi la guancia: ”Come sei bello”, dimostrando così di aver bisogno di un oculista. Infine mi fecero muovere e insieme raggiungere il gruppo che mi attendeva per parlare. Mi furono da facilitatrici. Poi un giorno Teresa Bonfiglio mi chiese come trasformare il gruppo in associazione, di preparare lo statuto, definire un notaio e alla fine nacque Il 7 aprile 1987 l’”Associazione Il Gabbiano – Noi come gli Altri”. Io ero per consuetudine ormai uno di loro e tra le cose che ho guadagnato è che mia moglie mi tenne a Canossa e col broncio per diverso tempo perché avevo fatto tutto da solo senza dire niente a lei e ai ragazzi. Però la pace tornò ed io rientrai nel mio ruolo a pieno titolo. Continuò l’accoglienza al sabato pomeriggio di tante persone disabili e volontari. Eravamo nel salone dell’oratorio femminile coordinato da suor Renata Riva, persona splendida, che inviò le ragazze presso di noi dicendo loro che la Fede doveva essere completata dalle opere altrimenti non serviva a nulla. Grande persona, purtroppo morta prematuramente. Così iniziò l’epopea dell’associazione, prima con la ristrutturazione negli anni 1990 di parte degli spazi in via Dalmine 6 (dove esisteva il Cinema parrocchiale) e dove, proprio in quegli spazi, nacquero servizi come lo SFA (Servizio Formazione all’Autonomia) e il progetto Sole, mentre Teresa e io formammo il gruppo dell’Ascolto che visitava la famiglie per sentire i bisogni. In seguito negli anni 2000 il grande progetto in via Ceriani 3 denominato Gabbiano 2000: la ristrutturazione dell’antica Canonica e la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica per ospitare un CDD (Centro Diurno Disabili) una CSS (Comunità Socio Sanitaria) e un Centro Ascolto. Nacque, su impulso dell’Associazione, la Cooperativa Gabbiano Servizi, ente gestore del CDD e CSS mentre, l’associazione continuò le attività del tempo libero al sabato e qualche domenica con le persone disabili e si occupò del Centro Ascolto rivolto alle famiglie con al proprio interno persone con disabilità. Più recentemente l’associazione realizzò la ristrutturazione di un grande spazio in Via Don Gervasini 37 per Ospitare una CARD (Comunità Alloggio Residenziale Disabili) e partecipò alla nascita della Impresa Sociale Casa Gabbiano due, ente gestore della CARD.
Questa è stata la strada percorsa dalla Associazione che ha potuto realizzare tutto questo grazie ai sessanta volontari che hanno partecipato condividendo fatiche e speranze e grazie alla popolazione di Baggio e non solo che non ha mai mancato di sostenerci economicamente per affrontare tante necessità e spese.
Cammin facendo molte persone, mamme, volontari sono decedute è quindi doveroso ricordarle nei nostri cuori per tutto quello che hanno fatto e per tutto quello che ci hanno insegnato. E’ nel loro ricordo che guardiamo avanti.
Marinini Giacomo